Arturo Arita: un newyorkese a Parigi
A due passi dal Palais-Royal di Parigi, lo stars florist Arturo Arita ha da poco aperto una piccola galleria dove espone i suoi bouquet come vere e proprie opere d'arte.
Originario dell'Honduras, questo giovane newyorkese ha iniziato la carriera di logopedista prima di arrivare in Francia. Fin dalla sua infanzia è stato affascinato dalla maestosità delle grandi foglie che sbocciano nei giardini botanici di tutto il mondo, questi luoghi opulenti intrisi di misteri, profumi, colori e forme tagliate che costruiscono un incantevole paesaggio vegetale. Arturo si iscrive alla Scuola per fioristi di Parigi, poi si fa le ossa a Stéphane Chapelle, prima di lavorare come freelance in una bottega, in fondo ad un cortile di rue Saint-Honoré e, grazie al passaparola, si fa un nome.
"Non mi piacciono i bouquet rotondi ed il fogliame" precisa Arturo.
Le sue creazioni grafiche e minimaliste, che a loro volta richiamano il barocco e il contemporaneo, hanno già conquistato grandi nomi della moda e del design come ad esempio la galleria Perrotin o anche Christian Louboutin, che lo chiama per decorare le sue boutique, il suo showroom, il suo appartamento.
Il bouquet caratteristico di Arturo combina tre foglie di Livingstonia, una foglia di Philodendron e due fiori di Plantorium. Una vera opera d'arte. È il simbolo di una giovane generazione che sta scuotendo i codici dell'arte floreale tradizionale. La sua microboutique, incastonata tra il Louvre des Antiquaires e il Palais-Royal, misura solo 29 mq ma può essere visitata come una galleria di dipinti o sculture. Attorno a un grande tavolo in marmo brasiliano, le sue creazioni sono presentate nella sua collezione personale di vasi, vintage firmati Murano, Gio Ponti, César.
L'architetto che ha progettato la galleria, la sua amica Sophie Dries, ha creato un muro di tufo bianco ispirato alle grotte manieriste del Rinascimento italiano, dove i bouquet di Arturo sono presentati in nicchie e illuminati con lampadari in pirite.
Arturo Arita trova ispirazione durante i suoi viaggi ai quattro angoli del mondo: in Italia, a Villa d’Este, "una fonte inesauribile di creazione", ammette; in Brasile, nell'enorme giardino tropicale dello stato di Minas Gerias, l'Inhotim, che adora e dove ha trovato l'idea di lavorare l'Heliconia She Kong, un fiore raro, peloso e molto visivo. Ma anche a New York, dove è cresciuto e dove si ispira a influencer alla moda come la botanica Sophie Parker.
Stars Florist è una rubrica curata da AnneClaire Budin