Saccardi ha visitato Agribios: «modello virtuoso di economia circolare»
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in Il vivaista
La cooperativa Agribios di Pistoia, che recupera e valorizza gli scarti verdi del distretto vivaistico ornamentale, è stata visitata il 12 ottobre dall’assessore regionale all’agroalimentare Saccardi. A nemmeno cinque anni dalla nascita, Agribios conta già più di 210 soci conferitori e tratta circa 25 mila metri cubi l’anno di materiale. La presidente della cooperativa Marchionni ha chiesto sostegno per completare la filiera e la dotazione di macchinari. L’assessora Saccardi ha risposto che ci sono possibilità da vagliare nell’ambito della nuova Pac, in cui «i processi di filiera sono fortemente incentivati».
Piante seccate o morte, potature, sfalci, residui vegetali e altri sottoprodotti agricoli che vengono raccolti, trattati e tornano a essere impiegati in agricoltura. Circa 25 mila metri cubi l’anno di materiale che viene poi trasformato in biomassa legnosa per uso energetico, pomice e terriccio, entrambi riutilizzati in agricoltura.
E’ il ciclo virtuoso che ha messo in atto la cooperativa agricola Agribios di Pistoia, aderente a Legacoop Toscana, che è stata visitata ieri dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana Stefania Saccardi.
Con le oltre 210 aziende socie - di cui circa il 90% vivaistiche – la cooperativa offre un servizio di recupero e valorizzazione degli scarti verdi, grazie al suo impianto di triturazione e vagliatura, fornendo una risposta efficace a un importante fabbisogno delle aziende agricole del territorio pistoiese, in particolare del Distretto vivaistico ornamentale.
Una volta raccolti gli sfalci, il ciclo di trattamento prevede il ritiro degli scarti vegetali assieme ai substrati di coltura dalle aziende socie, lo stoccaggio, la riduzione volumetrica e vagliatura delle diverse componenti attraverso specifici trattamenti, fino al loro reimpiego, una volta lavorate, in agricoltura. Il 100% degli scarti prodotti dai vivai pistoiesi può essere recuperato.
«Siamo di fronte a un modello virtuoso di economia circolare in cui lo scarto diventa risorsa – ha detto la vicepresidente Saccardi – sono venuta pertanto molto volentieri a conoscere il lavoro prezioso di questa azienda che con la sua esperienza rappresenta un sostegno forte alle politiche regionali legate alla sostenibilità. Inoltre produce una serie di benefici per il territorio, dalla riduzione di scarti verdi nelle discariche all’utilizzo dei sottoprodotti in agricoltura tramite la creazione di una filiera locale. Recupera notevoli quantità di sostanze organiche e terricciato che possono contrastare la mineralizzazione dei terreni così da ricorrere meno all’abbruciamento dei residui legnosi. Non ultimo, incrementa della produzione di energia rinnovabile grazie alla biomassa: tutte azioni che vanno nella direzione del contrasto ai cambiamenti climatici».
Dopo la visita alla sede operativa di Via Buraccia e Pacinotta, dove avviene il ciclo di lavorazione degli scarti verdi, Saccardi si è spostata alla sede legale della cooperativa in Via Croce di Badia, dove si svolgono anche le operazioni di stoccaggio e logistica. Ad accompagnarla nella visita la presidente di Agribios Stefania Marchionni e il direttore del ciclo produttivo Paolo Fedi. Hanno preso parte alla visita, tra gli altri, anche Patrizio Mecacci del Dipartimento Agroalimentare di Legacoop Toscana, Daniele Lombardi direttore di Confagricoltura Pistoia e Stefano Lucchetti tecnico di Agrivivai.
«La presenza dell’assessora Saccardi ci gratifica e testimonia la rilevanza della nostra attività, che coinvolge ormai più di 210 soci conferitori, nel rendere circolare la filiera del distretto vivaistico pistoiese – ha affermato la presidente di Agribios Marchionni -. Alla Regione chiediamo sostegno per completare la filiera e la dotazione di macchinari che ci consentirebbero di raggiungere quel livello di massa critica necessario a fare il salto di qualità. Potremmo con gli opportuni investimenti portare al riutilizzo gran parte degli scarti del distretto pistoiese».
Riguardo alla possibilità di avere aiuto dalla Regione anche per gli investimenti in quei macchinari che consentirebbero ad Agribios di mettere a pieno regime la propria attività sfruttando appieno il suo potenziale, l’assessora Saccardi, a domanda del Vivaista, ha così risposto: «io penso di sì. Sulla nuova Pac i processi di filiera sono fortemente incentivati sia dal Ministero che dai fondi europei. Ma ci sono anche altri tipi di fondi, ad esempio sull’innovazione».
Più in generale, l’assessora ha dichiarato ai microfoni di Intoscana.it che, anche nel rispetto delle indicazioni emerse sui problemi ambientali e climatici dal recente G20 Agricoltura di Firenze, l’obiettivo della Regione è il seguente: «un riutilizzo, là dove è possibile, massimo, spinto di tutto quello che il territorio produce per reimpiegarlo se possibile nel territorio, anche seguendo il filo della filiera corta, senza comprare materiale all’estero, lontano. Possiamo mettere insieme un sistema di economia circolare che dagli scarti, dalle potature e da tutto il lavoro sulle foreste attraverso un processo virtuoso può produrre tutta una serie di materiali che possono essere utili e reimpiegati nel distretto vivaistico forse più importante d’Europa, che è qua».
L.S.