Missione commerciale online del florovivaismo turco in Olanda e Germania
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in Il vivaista
Dal 9 all’11 marzo 2021 la prima “Missione commerciale virtuale florovivaistica Turchia – Olanda – Germania”. Un evento b2b gratuito riservato a operatori della filiera olandesi e tedeschi organizzato dalla Turkish Ornamental Plants and Products Exporters Association (l’associazione degli esportatori di piante e fiori turchi) in collaborazione con Aiph. L’export del florovivaismo turco è quasi raddoppiato negli ultimi 10 anni arrivando nel 2020 a un valore di 106 milioni di dollari. [In foto una raffigurazione dei principali distretti vivaistici e floricoli della Turchia]
«Sono lieto di guidare la prima missione commerciale virtuale e i faccia a faccia con i rappresentanti di 15 dei maggiori coltivatori/esportatori di fiori e piante della Turchia. Il nostro obiettivo è ricordare ai nostri clienti chiave che la Turchia rimane un esportatore strategico e dedicato di fiori e piante per i clienti olandesi e tedeschi, che hanno fiducia nei fiori e nelle piante turchi come una scelta di qualità e sostenibile. Vi auguro produttivi e fiorenti incontri fioriti».
Così Ismail Yilmaz, presidente della Turkish Ornamental Plants and Products Exporters Association, l’associazione turca dei produttori/esportatori di piante e fiori, comunemente chiamata Turkish Flowers, presenta la “Missione commerciale virtuale florovivaistica Turchia – Olanda – Germania” organizzata dalla sua associazione in collaborazione con Aiph – International Association for Horticultural Producers (l’associazione internazionale dei produttori di piante e fiori) e il media partner FloraCulture International (Fci) dal 9 all’11 marzo prossimi sulla piattaforma Zoom. Un evento online gratuito riservato ai «professionisti di fiori e piante olandesi e tedeschi e ai fornitori di prodotti florovivaistici che desiderano far crescere i loro business con i coltivatori turchi», come è specificato nel sito web della manifestazione. E che «mira ad aprire mercati di esportazione, scambiare idee e prodotti e ampliare le opportunità per il settore delle piante ornamentali e il più ampio settore orticolo nei tre Paesi», come spiega Fci, dove si legge che sono benvenuti «allevatori, coltivatori, fornitori di piante giovani, esportatori, importatori, paesaggisti, rivenditori di piante, grossisti e fioristi» olandesi e tedeschi. Che nell’occasione potranno incontrare online alcune delle aziende florovivaistiche turche più avanzate e discutere con loro opportunità di business: dall’acquisto di fiori recisi o piante con fogliame tropicale a quello di giovani piante e altri prodotti per vivai.
La Turchia «è un importante hub per un mercato di fiori recisi, piante e giardini in rapida espansione», sostiene Fci, e con questa manifestazione «si propone come importante centro florovivaistico con una produzione di fiori e piante sostenibili, di alta qualità di livello mondiale, e un clima favorevole e buoni terreni, opportunità di approvvigionamento fuori stagione, forza lavoro giovane, competente e dinamica e forte spirito imprenditoriale». «Oggi, i produttori turchi di piante ornamentali – continua Fci - esportano un "bellissimo bouquet con colori misti" tra cui fiori freschi recisi, piante in vaso, piante da aiuola, alberi, arbusti, piante perenni e bulbi in tutto il mondo e stanno cercando di far crescere questa attività nei Paesi Bassi e in Germania».
Insomma, una mossa commerciale degna di nota di un significativo competitor sia della floricoltura che del vivaismo ornamentale italiani, se si pensa ai numeri citati da Turkish Flowers. Ad esempio il fatto che il valore dell’export florovivaistico turco, che ha come principali sbocchi in Europa l’Olanda, la Germania e il Regno Unito, è salito a 106 milioni di dollari nel 2020, quasi raddoppiando i 54 milioni di dollari del 2010. E che l’area dedicata alle produzioni florovivaistiche è adesso pari a 5248 ettari, di cui 3770 per il vivaismo ornamentale, 1238 per il fiore reciso, 199 per le piante da interno e 41 per i bulbi.
L.S.