I trend del verde urbano secondo il Flormart Green City Report
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in Il vivaista
Il rapporto Flormart Green City presentato ieri dice che gli esperti si attendono nei prossimi 3 anni più interventi di «riqualificazione degli spazi verdi esistenti» (73% delle citazioni) che “nuove aree verdi” (36%). Prevalgono comunque, sia pure di poco, le aspettative di crescita per i segmenti della “progettazione del verde” e produzione di “piante”. Il 64% degli operatori chiede “supporto pubblico” per reagire alla crisi causata dal Coronavirus.
Un settore che chiede ancora sostegno per uscire dall’impatto negativo dell’epidemia del Coronavirus, ma che non vede nero per il futuro. E si attende più interventi di riqualificazione e miglioramento dell’esistente che realizzazioni ex novo. Con necessità di attingere a nuove produzioni di piante.
Sono forse queste le evidenze più nette che emergono dai dati principali del “Flormart Green City Report – osservatorio sulle nuove tendenze del mercato del verde urbano” presentati ieri da Andrea Nava di GRS Research & Strategy, partner di Fiera di Padova nel primo dei data monitor dedicati ai settori economici coperti dall’ente fieristico padovano, durante il roadshow online sul tema “Riscaldamento globale, Covid-19 e smart city: come cambia il mercato delle piante”. Un’indagine, come ha spiegato Nava, in cui «siamo andati a parlare direttamente con chi il settore del verde urbano lo vive, con le varie figure della filiera: imprenditori, agronomi, docenti, vivaisti, progettisti. Un panel di 157 esperti che hanno risposto alle nostre domande». E che è stata così introdotta da Luca Veronesi, direttore generale di Padova Hall, la società proprietaria del marchio Fiera di Padova: «questa è una iniziativa che si colloca all’interno di un percorso intrapreso dalla fiera di Padova per le manifestazioni professionali. Flormart è pioniera perché è la prima applicazione di questi “data monitor” che già dalla prima rilevazione ci hanno fornito dei risultati interessanti. Ovviamente si inizierà ad avere una migliore percezione dei dati quando avremo un trend e non una singola indagine. Però questa è la nostra prima rilevazione e ne faremo un’altra prima dell’evento del 1° dicembre».
La prima domanda posta ai 157 operatori della filiera del verde era la seguente: quali saranno le tendenze di mercato nel settore del verde urbano nel suo complesso? Risposta: il podio dei tre trend più citati dagli insider della filiera del verde interrogati da GRS è risultato essere composto da “forestazione urbana (verde estensivo)” (50%), giardini/parchi ricreativo-motori (39%), orto/giardino sociale / comunitario (38%). Vale a dire, come ha osservato Andrea Nava, «tutto ci parla di un utilizzo sociale del verde. Quindi un verde vissuto da una società, da una comunità».
La seconda domanda ha riguardato le previsioni in termini di mercato. Cioè “quali sono le previsioni (fra crescita, stabilità e diminuzione) per i prossimi 12 mesi in termini di valore nei seguenti segmenti del mercato del verde urbano?”: progettazione del verde, piante, costruzione e manutenzione del verde, giardinaggio, arredo verde, produzione di mezzi tecnici e materiali per piante e verde, giochi e articoli per attività sportive, macchine e attrezzature per la produzione di piante e la realizzazione e gestione del verde urbano. E i segmenti che sono stati giudicati con le aspettative migliori sono la progettazione del verde (vista dal 46% in crescita, dal 35% stabile e dal 18% in diminuzione), le piante (45% in crescita, 43% stabile, 12% in diminuzione) e la costruzione e manutenzione del verde (43% in crescita, 43% stabile, 14% in diminuzione). E Nava ha sottolineato il fatto che sia vista in crescita la produzione di piante, il «segmento della materia prima».
Il terzo quesito è stato sugli interventi a verde che saranno più gettonati nelle aree urbane nei prossimi tre anni. Al primo posto, con il 73% di citazioni, la “riqualificazione degli spazi verdi esistenti”, mentre al secondo, con il 59% di citazioni, il miglioramento della “gestione del verde urbano” e, in terza posizione, con il 36% di citazioni la “realizzazione di nuove aree verdi”. Quindi, ha commentato Nava, una tendenza generale al miglioramento e sfruttamento dell’esistente.
La quarta domanda prendeva in esame la reazione all’emergenza del Covid-19: “il comparto sta reagendo bene o male all’emergenza?”. La risposta più scelta è stata: “né bene né male” (49%), seguita da “bene” (34%) e “male” (9%). Se vogliamo tirare una media, una valutazione complessiva, ha osservato Nava, potremmo dire che la risposta è stata “benino”. Ma il questionario ha posto tante altre domande più specifiche al panel di esperti su questo argomento delle conseguenze dell’epidemia Coronavirus, ha avvertito.
Poi, come quinto interrogativo, è stato chiesto “che cosa serve al settore per superare l’attuale momento?”, quali azioni sono necessarie? E limitandoci al solito a richiamare qui le prime tre risposte, è venuto fuori che per il 64% degli intervistati serve un “supporto da parte del Governo e della pubblica amministrazione”, per il 50% di loro c’è bisogno di “maggior cooperazione fra aziende del territorio” e per il 40% “maggior comunicazione/visibilità”. «Una comunicazione e una visibilità – ha integrato Nava – che devono essere rivolti soprattutto verso il consumatore finale, perché in un momento di crisi e di paura bisogna comunicare con il consumatore e rassicurarlo».
In conclusione della carrellata, una sesta domanda a cui hanno risposto solo imprenditori, come ha spiegato Nava: vivaisti, giardinieri ecc. “Parlando dell’ente per cui lavora, quali dei seguenti aspetti oggi influenzano la vostra attività”. Per il 46% una “riduzione degli ordini”, per il 37% la “mancanza di risorse finanziarie / sostegno da parte delle istituzioni finanziarie” e per il 28% “restrizioni governative causate dal Covid-19”. Quindi prevalgono, come commentato da Nava, circostanze o «motivazioni di natura economica, più che operativa».
Come ha detto in chiusura della presentazione di ieri del Flormart Green City Report Luca Veronesi, vedremo a dicembre se queste rilevazioni si saranno evolute in veri e propri trend.
Lorenzo Sandiford
A questo link il rapporto completo, pubblicato dopo la scrittura del nostro articolo, basata sulla presentazione di ieri.