“Dialoghi sulla Natura” a Montecatini: verde urbano, riforestazione e biodiversità al centro

“Dialoghi sulla Natura” a Montecatini: verde urbano, riforestazione e biodiversità al centro

Alle Terme Tettuccio di Montecatini, esperti e amministratori hanno discusso il valore del verde urbano e della riforestazione per la sostenibilità e la biodiversità. Gianluca Burchi del CREA, il sindaco Simona De Caro e l’architetto Stefano Mengoli hanno esplorato vari aspetti dal punto di vista ambientale, amministrativo e paesaggistico. Lorenzo Arbi, dell’associazione Blue Resolution, organizzatrice dell'incontro, ha concluso invitando istituzioni, ricerca e aziende a fare rete e sensibilizzare i giovani sul ruolo cruciale della biodiversità.

"Il mare è l'origine stessa della vita sulla Terra," ha esordito Gianluca Burchi. "Se oggi possiamo respirare e svolgere le nostre funzioni vitali, è grazie a quei primi microrganismi fotosintetici che, miliardi di anni fa, si sono evoluti nelle acque e hanno iniziato a trasformare l'atmosfera, rimuovendo la CO₂ e producendo ossigeno. Da quei batteri marini, che hanno progressivamente permesso la vita fuori dall’acqua, ha avuto origine il mondo vegetale, una trasformazione che ha reso il nostro pianeta abitabile. Oggi la nostra attività si concentra sulla terraferma, in aree urbane che occupano meno del 3% della superficie terrestre, ma è a quel legame primordiale tra mare e terra che dobbiamo la nostra esistenza." Burchi ha poi sottolineato come il verde urbano non possa più essere visto solo come elemento decorativo: "Oggi," ha proseguito, "è necessario sviluppare spazi verdi che rispondano efficacemente ai cambiamenti climatici e che contribuiscano alla riduzione dell'inquinamento e dell’effetto isola di calore." Ogni intervento di verde urbano, secondo Burchi, deve essere progettato per garantire funzionalità, efficienza e sostenibilità. La gestione delle piante in città deve considerare non solo la bellezza, ma anche il loro impatto ambientale attraverso il sequestro della CO₂, la purificazione dell’aria e l’abbassamento delle temperature urbane. Burchi ha infine sottolineato l'importanza di una progettazione qualificata, evidenziando come i professionisti del verde debbano pianificare interventi che garantiscano la resistenza climatica delle piante, evitando varietà che richiedano costi elevati in termini di cura e risorse idriche. "Dobbiamo progettare il verde urbano in modo che sia resiliente," ha concluso, "e che possa svolgere le sue funzioni ambientali con il minimo dispendio di risorse, ricordando che il verde va curato come un essere vivente, non gestito o manutenuto come un macchinario". Simona De Caro, sindaco di Monsummano Terme, ha portato la prospettiva di chi si occupa quotidianamente della gestione del verde pubblico. "Il verde," ha dichiarato, "deve essere considerato un investimento, non un costo. Ogni euro speso in verde pubblico ha un ritorno concreto in termini di salute e qualità della vita per i cittadini." De Caro ha illustrato il progetto che il Comune di Monsummano sta sviluppando, un piano di valorizzazione che include il parco fluviale lungo il torrente Candalla e una greenway che connette diverse aree verdi. Questo progetto, concepito in collaborazione con l'architetto Stefano Mengoli, mira a creare una rete verde resiliente e fruibile, con giardini urbani e spazi verdi condivisi dai cittadini attraverso Patti di cittadinanza. Il sindaco ha ringraziato gli imprenditori locali, come l’azienda Arbi, per il loro contributo alla comunità, esprimendo l’auspicio che Monsummano possa diventare un modello di sostenibilità attraverso partnership pubblico-private che incoraggino la partecipazione attiva dei cittadini. L’arch. paesaggista Stefano Mengoli ha presentato il progetto “Bosco Urbano Stefano Arbi,” ideato per riqualificare un’area di Monsummano Terme con spazi verdi ispirati agli ecosistemi locali. "La riforestazione urbana," ha spiegato Mengoli, "è un modo per riportare nelle città il verde naturale, unito a un approccio sostenibile che coinvolge piantumazioni mirate e infrastrutture verdi. Il progetto prevede la creazione di piccole zone umide, con stagni e passerelle, per favorire la biodiversità e offrire un luogo di svago per i cittadini. Mengoli ha inoltre evidenziato come il progetto sia stato concepito per essere ecologicamente sostenibile, utilizzando varietà vegetali locali che richiedono minori risorse per la manutenzione e che contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici. A conclusione dell’evento, Lorenzo Arbi ha lanciato un appello a fare rete, evidenziando come solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini sia possibile affrontare le sfide della sostenibilità urbana. “Sono questi momenti di condivisione a permetterci di costruire un futuro davvero sostenibile,” ha affermato Arbi, sottolineando l’importanza di una visione collettiva per progetti concreti e duraturi. Arbi ha inoltre ribadito l’impegno dell’associazione Blue Resolution per la tutela della biodiversità, ricordando l’importanza dell’educazione ambientale: “Sensibilizzare i giovani sul ruolo degli insetti impollinatori e sul valore della biodiversità è essenziale. Questi progetti educativi rappresentano un investimento prezioso per il nostro futuro, perché la biodiversità è alla base di un ambiente sano e resiliente.” Blue Resolution proseguirà con il suo impegno per il verde urbano, includendo iniziative educative e nuovi progetti di riforestazione, con l’obiettivo di realizzare un impatto tangibile per le comunità e il territorio.

Andrea Vitali