Conti in ordine per AVI, ma i vivaisti del distretto attendono i fondi del Pid

All’assemblea dei soci dell’Associazione Vivaisti Italiani (AVI), soggetto referente del Distretto vivaistico pistoiese, tenutasi ieri al Circolo di Masiano (Pistoia), sono stati approvati all’unanimità bilancio e nuovo Consiglio direttivo. Interventi del sindaco di Pistoia e di alcuni assessori regionali. Il presidente di AVI Magazzini ha letto un messaggio dell’assessora regionale all’agricoltura Saccardi, per la quale gli investimenti «in aree verdi» sono «interventi strutturali per le generazioni future» e bisogna salvaguardare le esigenze di competitività delle aziende vivaistiche. Presentato ai soci il neo presidente di distretto Francesco Ferrini, che ha illustrato i suoi obiettivi. Tra le novità dell’Associazione, tre nuovi membri nel Consiglio direttivo e acquisto di una nuova sede. Confermato il programma con risorse destinate alle attività di “promozione e ricerca e sviluppo” che salgono a 128 mila euro nel preventivo del 2021 (da 119 mila nel 2020) e grande impegno nella progettazione per bandi regionali che offrono cofinanziamenti in eco-sostenibilità e innovazione oppure formazione gratuita. Presidente e vice presidenti di AVI saranno votati al prossimo Consiglio direttivo entro luglio.

Si tratta di un’assemblea particolare, la prima in presenza dopo che la pandemia aveva fatto saltare quella dello scorso dicembre sul bilancio preventivo 2021, e che teniamo a luglio invece che a giugno perché il Covid ci ha impedito di organizzare prima questo evento in presenza, ma alla fine ci siamo riusciti. Votiamo il bilancio previsionale del 2021 e il consuntivo del 2020, e il rinnovo del consiglio direttivo, di cui era scaduto il mandato, con sei conferme e tre nuove figure più giovani del vivaismo pistoiese. Alla prima riunione del nuovo Consiglio direttivo, entro luglio, voteremo presidente e vice presidenti».
Così Luca Magazzini, presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani (AVI), soggetto referente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, ha introdotto ieri l’assemblea di AVI, nella quale ha presentato ai soci il nuovo presidente del Distretto Francesco Ferrini, fresco di elezione: «una figura di spessore internazionale con grandi capacità tecniche e con grande voglia di mettersi a disposizione delle circa 1400 aziende produttrici di piante ornamentali». Un’assemblea che cade in una fase cruciale, ricca di opportunità, ma delicata per il vivaismo, perché, come ha spiegato Magazzini nella sua relazione, «da un lato c’è bisogno di aumentare e programmare meglio le produzioni per far fronte alla domanda, altrimenti è inutile parlare di milioni di alberi da piantare, e al tempo stesso i processi di innovazione per ridurre la chimica sono finora avvenuti con investimenti e risorse proprie delle aziende». Con riferimento in generale «al protocollo d’intesa del 2019 con la Regione Toscana per la progressiva riduzione degli agrofarmaci» nei vivai e più nello specifico al Progetto integrato di distretto (Pid) “Vivaismo per un futuro sostenibile”, il cui finanziamento è stato approvato da diversi mesi dalla Regione Toscana senza però che siano state avviate ancora le erogazioni dei cofinanziamenti regionali alle aziende partecipanti al Pid.
Sono stati quindi graditi gli interventi all’assemblea di importanti interlocutori istituzionali come il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, che ha detto fra l’altro nel suo intervento «ci aspettano battaglie sulla programmazione della produzione di piante per stare dietro alla domanda», dei consiglieri regionali Alessandro Capecchi (anche assessore comunale al governo del territorio e la riqualificazione urbana), Federica Fratoni e Marco Niccolai, che hanno confermato la centralità e ruolo trainante del comparto vivaistico con rassicurazioni sull’imminente erogazione dei finanziamenti deliberati. Così come è stata gradita la lettera inviata dall’assessore regionale Stefania Saccardi, letta da Magazzini durante l’assemblea, in cui la vicepresidente della Regione ha dichiarato che, grazie anche all’affermarsi della «consapevolezza dell’importanza del verde nelle nostre città», fra i «molti temi che potranno essere sviluppati con le risorse destinate dall’Europa per sostenere la ripresa dopo la crisi determinata dalla pandemia Covid 19» vi è «in primo luogo quello della rigenerazione delle aree urbane», perché «impiegare risorse per la realizzazione e il miglioramento delle aree verdi può rappresentare un importante intervento di tipo strutturale», un investimento per le generazioni future. Saccardi ha aggiunto che «il vivaismo resta un settore economico produttivo» che deve confrontarsi con «una competizione – anche internazionale – sempre più sostenuta» e con «l’esigenza di contenere i costi con l’obiettivo di commercializzare adeguatamente le produzioni», per cui «saranno necessari anche ricerca applicata, innovazione, lo studio di nuove metodologie produttive con impatti ambientali sempre minori, tecnologie per migliorare e diversificare l’offerta e aumentare la competitività».

Nella sua relazione, il neo presidente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia Francesco Ferrini, dopo essersi presentato alla platea dei soci di AVI ricordando le sue molteplici esperienze di ricerca attinenti al vivaismo, ha tra l’altro sostenuto che «la metà del Pil mondiale dipende fortemente o moderatamente dalla natura. Per ogni euro speso per il ripristino della natura, ci si può aspettare almeno 9 euro di benefici economici. E questo è un dato su cui dovremo far valere la nostra forza sui tavoli contrattuali. Perché la natura, intendo soprattutto la “natura urbana”, la si costruisce a partire dai vivai. Questo deve essere fortemente sottolineato. Non dobbiamo però andare dietro ai proclami dei milioni se non addirittura miliardi di alberi da piantare. Non dobbiamo dire quanti alberi pianteremo, ma quanti riusciremo a farne sopravvivere. Partendo da materiale di qualità, sicuramente le percentuali di successo saranno maggiori. E Pistoia è qualità. Nonostante la crisi, Pistoia ha sempre mantenuto standard qualitativi elevati e mediamente superiori a quelli di altre aree produttive».

Bilancio e nuovo Consiglio direttivo
Dopo la relazione di Magazzini, sono stati illustrati dal revisore dei conti Paola Fanti sia il bilancio preventivo del 2021 che il bilancio consuntivo del 2020 di AVI, la cui base associativa è stabile a 219 soci (contro i 221 dell’ultima assemblea) e che l’anno scorso ha deciso di acquistare una nuova sede cogliendo al volo una buona occasione immobiliare con un mutuo conveniente.
In generale i conti sono in ordine. Dal bilancio consuntivo di cassa del 2020 risultano infatti 257.816 € di uscite e 242.610 € di entrate, con un disavanzo di cassa di 15.206 € ampiamente coperto dall’avanzo di gestione precedente (51.704 €) e una disponibilità al 31 dicembre 2020 di 36.499 €.  Per quanto riguarda invece il bilancio preventivo di cassa del 2021, le uscite ed entrate previste (a pareggio) sono di 207.403 €. Fra le entrate previste, circa 50 mila euro arriveranno dalle quote associative e quasi 86 mila euro dalle sponsorizzazioni. Da notare, come sottolineato da Paola Fanti, che nel preventivo del 2021 salgono a 128.000 euro (da 119 mila euro del 2020) le risorse destinate alle attività di “promozione e ricerca e sviluppo” e che rappresentano gli scopi propri dell’associazione, con AVI impegnata in particolare nella progettazione per bandi regionali che offrono cofinanziamenti in eco-sostenibilità e innovazione oppure formazione gratuita. Entrambi i bilanci sono stati approvati all’unanimità.


Subito dopo si è passati alla votazione del nuovo Consiglio direttivo, che ha visto l’ingresso di tre nuovi consiglieri: Bartolini Massimo (per Vivai Piante Bartolini Massimo), Bartolini Maurizio (Vivai Reali V.) e Masetti Gianna (Vivai Piante Masetti Sabino). Confermati Bessi Marco (Bessi Vivai di Mauro & Marco S.S.A.), Ghelardeschi Leonardo (Gherlardeschi Piante), Innocenti Grazia (Rolando Innocenti & Figli), Magazzini Luca (Az. Agr. Magazzini Luca), Stanghini Gilberto (Vivai Stanghini G. di Alessio Stanghini) e Vignoli Francesco (Vivai Piante Vignoli). Anche il nuovo Consiglio direttivo è stato approvato all’unanimità.

Redazione