Il giardiniere dei miliardari
Raffinatezza e discrezione: il talento di Madison Cox
Madison Cox è un virtuoso delle piante, un paesaggista che ha conquistato i cuori dei ricchi e famosi di tutto il mondo. I suoi giardini sono opere di grande raffinatezza, che sembrano essere lì da sempre. Nonostante il suo successo, Cox è una persona discreta e modesta, che rifugge la pubblicità.
Nel 2012, il Wall Street Journal lo ha definito "il progettista di giardini più importante di cui non hai mai sentito parlare". La sua fama si è diffusa tra gli ambienti più esclusivi, dove ha realizzato giardini di alto livello. Ciò che distingue il suo approccio al paesaggio è l'assenza di prevedibilità e banalità. Il suo lavoro trasuda sofisticatezza e un incanto intimo.
Per comprendere la vita e il lavoro di Madison Cox, non basta visitare il suo sito web. Basta conoscere il suo indirizzo a New York e ammirare una foto che ritrae un dettaglio del giardino di 400 ettari della miliardaria Anne Bass. Cox non cerca pubblicità: il Wall Street Journal ha dovuto cercarlo per tre anni prima di poterlo incontrare. Nomade per scelta, trascorre la sua vita in aereo, tra il suo ufficio a New York, la sua casa a Tangeri e i suoi cantieri sparsi per il mondo.
Le foto dei suoi giardini sono rare perché, come i suoi clienti incredibilmente ricchi, Cox ama la riservatezza. Tra i suoi committenti ci sono personaggi illustri come Michael Bloomberg, Marella Agnelli, Henry Kravis, Sting e Pierre Bergé. Ma non sono attratti dallo stile spettacolare di Cox, bensì dalla sua capacità di adattarsi a ogni sito e di tenere conto dei gusti dei suoi sponsor. Il suo talento risiede nella capacità di creare molteplici universi all'interno di un singolo giardino, spesso arricchiti da specchi d'acqua, e di collegarli attraverso sentieri, vicoli e prati, creando una sorta di poesia visiva. Ne risulta una sensazione di raffinatezza discreta, come se quei giardini fossero sempre appartenuti a quel luogo.
Maestria nei dettagli e competenza botanica
La maestria di Madison Cox è il risultato della sua attenzione ai dettagli, della sua profonda conoscenza della storia dei giardini e della sua competenza in botanica. Cox si è ispirato all'inglese Russell Page, uno dei più rinomati paesaggisti del XX secolo, per il quale "l'apprendimento dei giardini non può essere né accademico né teorico: bisogna conoscere le piante, la pietra, l'acqua e la terra, sia con le mani che con la mente". Grazie a questa filosofia, Cox può scegliere tra 140 varietà di rose per il giardino di Anne Bass, creare incantevoli orti, far prosperare la vegetazione o inventare un boschetto di bambù illuminato da un fico. Con lui, l'imprevisto si trasforma sempre in un'armonia perfetta e le "dichiarazioni di intelligenza" sono evitate.
Questo virtuoso delle piante di San Francisco si trasferì a Parigi nel 1978 per studiare paesaggio. Fu lì che stringe amicizia con Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, entrando a contatto con numerosi artisti e imparando i costumi del jet-set. Il suo primo contratto importante fu la co-creazione dei Jardins du Nouveau Monde presso il Château de Blérancourt (Aisne), seguito dalla realizzazione di un giardino sperimentale per il Chelsea Flower Show di Londra. Da quel momento in poi, Cox accumulò clienti privati e ottenne contratti per hotel di lusso come il Delano a Miami, il Gramercy Park a New York e il Sanderson a Londra, affinando sempre di più la sua arte fino a raggiungere l'aura che lo circonda oggi. Nel 2011 è diventato vicepresidente della Fondazione Pierre Bergé-Yves Saint Laurent, responsabile del lussureggiante giardino Majorelle a Marrakech, acquistato dalla coppia nel 1980. Inoltre, ha preceduto il libro "The Gardener's Garden", che presenta 250 dei giardini più belli del mondo, e ha pubblicato opere come "Giardini degli artisti" (1993) e "Majorelle, un'oasi marocchina" (1999).
Infine, Cox ha ideato un programma di apprendimento del giardinaggio per bambini svantaggiati a Mumbai, in India, un gesto modesto ma significativo per passare il testimone alle nuove generazioni.
Nel 2019, Madison Cox è stato insignito de "La Rosa d'oro" a Palermo, un prestigioso riconoscimento ideato e istituito nel 1984 da Jorge Luis Borges, che conferma l'influenza e il talento di questo straordinario paesaggista.
Il paesaggista è una rubrica curata da Anne Claire Budin