Vino, Oiv: i principali dati del settore a livello mondiale nel 2022
Organizzazione internazionale della vigna e del vino: nel 2022 il balzo dei prezzi ha frenato i consumi, ma è salito a un livello record il valore dell’export.
L’anno scorso è stato caratterizzato da un'inflazione elevata e da interruzioni della catena di approvvigionamento globale. In questo contesto, molti mercati hanno registrato un aumento significativo dei prezzi del vino, che hanno portato a una leggera diminuzione dei volumi consumati in tutto il mondo. Tuttavia il valore complessivo delle esportazioni mondiali di vino è il più alto mai registrato.
Così, qualche giorno fa, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv) ha sintetizzato l’andamento del settore vinicolo a livello internazionale nel 2022. Un’annata in cui la produzione mondiale di vino è stata di 258 milioni di ettolitri, con un leggero calo dell’1% rispetto al 2021. Ciò perché, nonostante che la siccità e le ondate di calore della primavera ed estate scorsa facessero prevedere risultati negativi, spiega Oiv, il volume del raccolto in Europa è stato superiore al previsto, mentre nell’emisfero australe la produzione si è attestata sul livello medio atteso.
Le esportazioni mondiali di vino nel 2022 hanno subito un forte impatto a causa dell’elevata inflazione e delle interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali che hanno portato a un significativo rallentamento dei trasporti via mare. Questa combinazione di fattori ha portato a un volume complessivamente inferiore di vino, esportato però a un prezzo medio molto più alto (+15% rispetto al 2021), con un valore delle esportazioni globali di vino stimato a 37,6 miliardi di euro, la cifra più alta mai registrata.
La stima di Oiv del consumo mondiale di vino nel 2022 è pari a 232 milioni di ettolitri, con un calo di 2 milioni di ettolitri rispetto al 2021 (quasi -1%). Il motivo, sottolinea l’Oiv, è l'impennata dei costi di produzione e distribuzione, che ha provocato un significativo aumento dei prezzi del vino per i consumatori. In questo contesto, tuttavia, l’Oiv riferisce che i comportamenti di consumo del vino nazionali sono stati piuttosto eterogenei tra le varie aree geografiche.
Infine Oiv rende noto che la superficie viticola mondiale è rimasta stabile nel 2022 a 7,3 milioni di ettari: -0,4% rispetto all’anno precedente. Una stabilizzazione complessiva risalente al 2017, che però nasconde evoluzioni eterogenee nei principali Paesi produttori di vite.
Redazione