Vino: export + 1,4 % nel 1° semestre. Alcuni distretti con criticità.

La filiera del vino, prima per valori esportati, dopo l’ottimo risultato del primo trimestre (+5%) ripiega leggermente nel secondo (-1,6%) a causa soprattutto delle vendite verso il mercato statunitense, primo sbocco commerciale per i distretti vitivinicoli, che dopo la buona evoluzione dei primi tre mesi dell’anno 2023 (+4,4%) arretrano pesantemente nei successivi tre (-21,6% tendenziale).

 

Tengono invece le vendite verso Germania (+4,8% nel secondo trimestre dopo il +12,8% del primo) e recuperano quelle verso il Regno Unito (rispettivamente +10% e -3,1%). Nel complesso la filiera vitivinicola realizza quasi 3,3 miliardi di esportazioni nei primi sei mesi del 2023, con un bilancio comunque positivo rispetto allo stesso periodo del 2022 (+1,4%). Tra i distretti, si segnala la buona tenuta dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato (+0,7% nel semestre) nonostante il calo del trimestre primaverile (-2,2%) e del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, che arretra leggermente nel periodo aprile-giugno (-1,9% tendenziale), ma conserva ancora una performance positiva nel semestre (+4,2% rispetto allo stesso periodo del 2022). Tra i distretti in calo, i Vini del veronese in leggero regresso anche nel secondo trimestre (-1,2% dopo il -1,7% del primo trimestre), mentre si fa più pesante il bilancio per i Vini dei colli fiorentini e senesi, che già avevano chiuso il primo trimestre dell’anno con un -1,6%, a cui si aggiunge il -12,8% del secondo trimestre (-7,8% nel semestre). Per la vendemmia del 2023, si prospetta un’annata tra le più scarse degli ultimi anni, in calo (secondo le ultime stime) del 12% rispetto al 2022, a causa del ritorno delle principali patologie della vite favorite dalle piogge primaverili, in primo luogo il fungo della peronospora1. Tuttavia, si prospetta un’annata di qualità eccellente per molte importanti denominazioni, a partire dai vini rossi.

 

Redazione