Il Mondial des Vins Extrêmes celebra la biodiversità enologica globale

Il Mondial des Vins Extrêmes celebra la biodiversità enologica globale

La 31esima edizione del Mondial des Vins Extrêmes, il prestigioso concorso internazionale dedicato alla viticoltura eroica, si svolge attualmente in Valle d’Aosta. Questo evento mette in luce i vitigni autoctoni provenienti da tutto il mondo, rivelando come la viticoltura estrema sia fondamentale per la biodiversità enologica. Con il 90% dei vini prodotti da vitigni autoctoni, questi tesori enologici rappresentano le radici profonde dei territori vitivinicoli.

In Valle d’Aosta, si sta svolgendo la 31esima edizione del Mondial des Vins Extrêmes, un evento unico nel suo genere che celebra la viticoltura eroica e la ricchezza della biodiversità enologica. Organizzato dal Cervim (Centro di Ricerca, Studi, Tutela, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura di Montagna), questo concorso internazionale è l'unico dedicato esclusivamente ai vini prodotti in aree caratterizzate da condizioni viticole estreme.

Le stelle indiscusse di questa manifestazione sono i vitigni autoctoni provenienti da ogni angolo del mondo. Da Prié Blanc in Val d’Aosta al Koshu in Giappone, dal Rkatsiteli in Georgia al Dabouki in Palestina, si tratta di vitigni unici, ciascuno con la propria storia e peculiarità. Questi vitigni autoctoni, insieme ad altri come il Negramoll in Spagna, il Merweh in Libano, il Pais in Cile e il Gellewza a Malta, compongono una selezione eclettica e diversificata di vini eroici.

Quello che rende questo concorso così straordinario è l'attenzione dedicata alla biodiversità enologica. Il 90% dei vini presentati è prodotto utilizzando vitigni autoctoni, caratterizzati da terroir unici che plasmano in modo indelebile i profumi e i sapori dei vini risultanti. Questa diversità riflette la varietà di paesaggi, culture e tradizioni legate alla viticoltura eroica in tutto il mondo.

Stefano Celi, il presidente del Cervim, sottolinea l'importanza di questo concorso nel promuovere la viticoltura estrema come un autentico scrigno della biodiversità. Questi vini rappresentano il 5% della produzione vinicola mondiale, ma il loro valore va ben oltre le cifre. I vitigni autoctoni sono essenziali per preservare la biodiversità e per creare vini che sono autentici ambasciatori dei territori di provenienza.

Il mercato dei vini estremi sta crescendo sia in Italia che all'estero. I consumatori stanno sempre più apprezzando queste produzioni, alla ricerca di nuove esperienze enologiche che raccontino la storia e la passione dei produttori.

Il Mondial des Vins Extrêmes non è solo un concorso di vini, ma una celebrazione della diversità, della tradizione e della resilienza delle comunità vinicole di tutto il mondo. Questo evento unico è un tributo ai viticoltori eroici che, nonostante le sfide straordinarie, continuano a produrre vini straordinari.

Redazione