Con Mo.Vi.To vini toscani Dop e Igp più sicuri e forti sul mercato
Presentato il progetto di Monitoraggio dei Vini Toscani a denominazione d’origine con partner i 7 maggiori consorzi. Saccardi: risposta a volatilità dei prezzi.
«Le fluttuazioni dei prezzi rappresentano un elemento destabilizzante per le filiere dei vini DO [a Denominazione d’Origine, ndr]: indeboliscono l’anello primario della catena produttiva e riducono le risorse per far crescere e innovare le imprese vitivinicole. Per questo, a fronte della volatilità dei prezzi, il progetto Mo.Vi.To fornisce uno strumento innovativo ai Consorzi ovvero l’utilizzo dei dati per prevedere la formazione della domanda di mercato, che è uno degli elementi fondamentali per poter adeguare l’offerta e mantenere il mercato in condizioni di stabilità».
Così l’assessora regionale all’agroalimentare della Toscana Stefania Saccardi ha presentato, in occasione del workshop del 25 gennaio scorso in Regione, il progetto “Mo.Vi.To (Monitoraggio Vini Toscani)” finanziato dal PSR 2014-2020 (nell’ambito di Giovanisì) e realizzato dal Go Pei (Gruppo operativo del Partenariato europeo per l'innovazione), che ha visto come partner i sette maggiori consorzi toscani dei vini a denominazione di origine: Brunello di Montalcino, Chianti, Chianti Classico, Maremma, Morellino di Scansano, Nobile di Montepulciano, Vernaccia di San Gimignano; e con loro le aziende agricole Conte Guicciardini di Ferdinando Guicciardini e Fattoria dei Barbi srl. Mentre il partner scientifico era PIN scrl - Polo universitario Città di Prato – che ha trasferito l’innovazione conducendo le attività di formazione e divulgazione in collaborazione con i partner.
Inoltre Mo.Vi.To - ha continuato la vicepresidente Saccardi - «contribuisce a contrastare le eccessive fluttuazioni dei prezzi all’origine, migliorare la conoscenza della produzione e del mercato e dare maggiore forza all’azione dei dati stessi. Uno strumento utile, che ci dimostra quanto sia efficace coniugare innovazione e logica di sistema: quando si fa sistema le soluzioni sono più vicine».
La peculiarità di Mo.Vi.To, che si è focalizzato sul monitoraggio dell’andamento di mercato dei principali vini toscani a denominazione di origine e sul benchmarking di filiera per la gestione delle politiche di mercato, è quella di aver introdotto una specifica innovazione organizzativa che va dal monitoraggio della filiera all’organizzazione interprofessionale.
Grazie a tale innovazione organizzativa, ha spiegato Francesco Mazzei, presidente di Avito - Associazione Vini Toscani Dop e Igp, «i sette Consorzi di tutela partecipanti hanno potuto dotarsi degli strumenti idonei per poter rispondere adeguatamente ai nuovi importanti compiti che la recente PAC gli ha assegnato quali Organizzazioni Interprofessionali [OI]. La possibilità di conoscere in tempo reale gli andamenti congiunturali e le principali dinamiche - in termini di prezzo e posizionamento dei vini nei diversi mercati - delle singole Denominazioni tutelate dai Consorzi coinvolti, consente di disporre di elementi fondamentali per poter adeguare l'offerta e mantenere il mercato in condizioni di stabilità, attivando, se necessario, tutte le misure di cui i Consorzi possono disporre come OI».
Alto il numero dei potenziali soggetti che potranno essere coinvolti dal processo di innovazione avviato, che si aggira attorno alle 4700 aziende riferendosi ai soli Consorzi partner.
Redazione