Sandro Piccini, nuovo direttore Cno: promuovere olio italiano
Per Sandro Piccini, nuovo direttore del Consorzio nazionale olivicoltori, la concorrenza spagnola in olivicoltura si batte con la tutela e la promozione della diversità degli oli italiani di qualità. Soprattutto in mercati internazionali come quello cinese o statunitense dove c'è ancora poca "cultura" dell'olio.
Sandro Piccini, a lungo direttore della Cia per l’area metropolitana di Firenze e Prato, è stato recentemente nominato direttore del Consorzio nazionale olivicoltori, dopo esserne stato vicepresidente. Le sue idee sono chiare e precise, soprattutto sul tema della concorrenza spagnola: è necessario promuovere e tutelare la diversità degli oli italiani di qualità. Piccini intende creare una filiera nazionale di olio extra vergine di oliva tracciato, rigorosamente 100% italiano. Nel realizzare questo obiettivo la Toscana sarà centrale vista la presenza sul suo territorio di realtà molto esperte e capaci nella commercializzazione dell'olio extra vergine di oliva, anche in ambito internazionale.
In seguito alla fusione con Unasco (Unione nazionale dei produttori olivicoli), il Consorzio nazionale olivicoltori rappresenta il 60% dei produttori di olio extra vergine d’oliva e raggruppa 53 cooperative sul territorio nazionale, dal Lago di Garda, alla Liguria, dalla Sicilia alla Sardegna, per un totale di 330 mila olivicoltori associati. Il primo evento del nuovo Cno, che presto cambierà anche nome, è in programma per il 5 ottobre a Roma, alla presenza del ministro Gian Marco Centinaio: attesi un migliaio di soci per un’assemblea in cui verranno affrontati i temi centrali dell’olivicoltura e saranno presentate al governo le istanze più urgenti del settore.
Redazione