Che olivicoltura: tradizionale, intensiva, superintensiva?
Con un incontro sulle tipologie d’impianto inizia il 29 settembre dai Georgofili un ciclo sui modelli tecnico-produttivi per un’olivicoltura al passo dei tempi.
L’olivicoltura, in relazione anche al cambiamento climatico e geopolitico, si sta modificando ed evolvendo: cambiano la geografia, le tecniche di coltivazione dell’olivo, gli stili alimentari, il mercato delle piante di olivo e in primis quello dell’olio. Si presentano quindi nuove sollecitazioni per la filiera olivicola, a cui occorre rispondere sotto l’aspetto tecnico e produttivo.
Con l’intento di mettere scienza e tecnica al servizio del comparto olivicolo, l’Accademia dei Georgofili e il Collegio Nazionale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, avviano un ciclo di appuntamenti che inizierà il 29 settembre, alle ore 14,30, con l’incontro intitolato “Olivicoltura oggi e domani: tradizionale, intensiva, superintensiva. Opportunità e criticità a confronto nei vari contesti”, che sarà dedicato alla comparazione fra le varie tipologie di impianto, tradizionali e moderne.
«Formulare una “ricetta” che funzioni bene per tutti gli areali, per tutte le finalità produttive e paesaggistiche, per tutte le condizioni pedologiche e climatiche – sottolineano gli organizzatori - non è possibile. È invece possibile e necessario confrontarsi su questi temi nonché condividere studi ed esperienze in modo da favorire un migliore approccio tecnico-scientifico alla realizzazione di nuovi impianti olivicoli, così come al ripristino produttivo di quelli esistenti».
L’incontro del 29 settembre si svolgerà nella sede centrale dei Georgofili a Firenze (Logge Uffizi Corti) con possibilità di assistere anche online. La partecipazione potrà avvenire solo con la registrazione entro le ore 14 di mercoledì 28 settembre a questo link. I partecipanti riceveranno le credenziali di accesso alla piattaforma web e le iscrizioni per la partecipazione in presenza saranno accolte compatibilmente con la capienza della sala.
Ai Periti Agrari e Periti Agrari Laureati che parteciperanno all'evento saranno riconosciuti 3 CFP.
Programma
Ore 14.30 - Saluti Istituzionali:
Massimo Vincenzini, Presidente Accademia dei Georgofili
Mario Braga, Presidente Collegio Nazionale Periti Agrari e Periti Agrari Laureati.
Coordinano:
Federica Rossi - CNR - Istituto per la Bioeconomia, Accademica dei Georgofili
e Lorenzo Venturini - Collegio Nazionale Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, Accademico dei Georgofili.
Ore 14.45 – Relazioni:
Riccardo Gucci (Università di Pisa, Accademico dei Georgofili) “Perché servono nuovi oliveti e i modelli di impianto proponibili”;
Aleandro Ottanelli (Collegio Nazionale Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, Università degli Studi di Firenze) “Modelli colturali e adattabilità delle cultivar alla raccolta meccanica in continuo: esperienze in Toscana”;
Tiziano Caruso (Università degli Studi di Palermo, Accademico dei Georgofili) “Sistemi di impianto, cultivar e macchine: interazione imprescindibile per il rilancio dell'olivicoltura”;
Alessandro Tincani (Collegio Nazionale Periti Agrari e Periti Agrari Laureati)
“Prospettive future: la valorizzazione degli impianti esistenti”;
Franco Famiani (Università degli Studi di Perugia) “Scelte e tecniche per massimizzare l'efficienza dei nuovi oliveti”;
Vincenzo Nisio (Collegio Nazionale Periti Agrari e Periti Agrari Laureati) “Esperienze su nuovi impianti e valorizzazione dei vecchi impianti olivicoli - Campania e non solo”.
Ore 18 - Conclusione dei lavori.
Redazione