Future Village: vincono Serranova e la canapa al femminile di Canvasalus

La migliore startup green del 1° Flormart Future Village è Serranova con la sua serra modulare che permette di far crescere le piante a una velocità fino a 4 volte più alta della norma. Premio del pubblico a Canvasalus, che ha sviluppato un metodo scientifico per ottenere solo piante di canapa femminili. Tra le 8 finaliste che potranno partecipare alla Tilt Academy ed esser selezionate per il Ces di Las Vegas, c’è la rete di imprese tosco-sarda Olea, comprendente 4 aziende vivaistiche della Valdinievole (PT) e una di Orosei (NU). 


Serranova è la migliore startup del settore green in Italia. La serra modulare, ideata dall’architetto e designer Stefano Chiocchini, ha vinto stamani la prima edizione del Flormart Future Village, il cuore innovativo - ideato e organizzato da Blum – della 70esima edizione del salone internazionale del verde, che ha visto competere 8 giovani aziende, selezionate da un apposito bando, in un padiglione di Flormart dedicato all’innovazione.
Serranova permette di coltivare ortaggi e verdure biologiche garantendo una crescita fino a 3 o 4 volte più veloce della norma, grazie alle polveri fotoluminescenti inglobate nei vetri che convertono la luce solare o artificiale in frequenze luminose molto vicine ai picchi della fotosintesi clorofilliana, rilasciandola progressivamente con un’intensità simile a quella del sole a mezzogiorno. A Canvasalus, giovane azienda che sviluppa ricerca sulla canapa, è andato invece il premio del pubblico che ha affollato nei tre giorni il Village.
«Flormart Future Village si è rivelato spazio di incontro e confronto per l’ecosistema dell’innovazione, dove si sono generate buone opportunità di sviluppo - spiega Luca Barbieri, cofounder di Blum -. La conferma di quanto servano luoghi che, come questo, sono progettati per facilitare il networking tra chi crea nuovi dispositivi e servizi, aziende che possono servirsene per fare innovazione di prodotto e di processo, centri di ricerca che fanno da ponte e incubatore per queste nuove idee».
Serranova si aggiudica così una serie di servizi e opportunità, tra cui la possibilità di partecipare come espositore all’interno di Flormart 2020. Ma per tutte le finaliste c’è una doppia opportunità, offerta da Tilt, realtà che seleziona le startup che rappresenteranno l’Italia al Ces di Las Vegas, la più grande fiera mondiale dedicata alla tecnologia in programma dal 7 al 10 gennaio 2020. La prima opportunità è quella di partecipare alla Tilt Academy che nell’arco di un mese può dare loro gli strumenti necessari per competere a livello internazionale. La seconda è, se selezionate da Tilt, portare l’innovazione green a Las Vegas.
Fra queste otto finaliste c’è anche Olea rete contratto: una rete di imprese creata da cinque aziende florovivaistiche tosco-sarde che hanno deciso di unirsi per condividere conoscenze produttive e commerciali ed essere più incisive sul mercato globale. Olea vuole promuovere in particolare la ricerca e l'innovazione nella produzione di piante di olivo e studiare metodi di produzione e di processo innovativi per il settore florovivaistico. Olea è formata dalle seguenti aziende agricole: Az. Agr. Andreani Edoardo (Pescia, PT), Az. Agr. Cinelli Luca (Pescia), Cinelli Vivai di Cinelli Federico (Pescia), Vita Verde Vivai (Orosei, NU), Vivai Attilio Sonnoli (Uzzano, PT).
 
PIGMENTI NEI VETRI: ECCO IL SEGRETO DELLA SERRA SPECIALE
Serranova, startup nata a Perugia, è una serra che permette di coltivare ortaggi e verdure nel proprio giardino o in casa, su un substrato in fibre naturali, in un ambiente controllato con aria purissima e stimolazione fotoluminescente. Grazie a un innovativo sistema di depurazione dell’aria si proteggono le piante dagli attacchi di parassiti e malattie senza ricorrere ad antiparassitari. Il cuore della serra è il sistema sperimentale innovativo per l’accrescimento delle piante. I vetri con inglobate polveri fotoluminescenti sono adiacenti alle scaffalature per le piante in accrescimento e ricoprono tutte le pareti trasparenti della serra. L’innovazione si basa sul seguente principio: in natura esistono alcuni pigmenti «foto convertitori» che sono in grado di convertire alcune frequenze della luce solare o di una particolare luce artificiale, in altri tipi di frequenze nello spettro visibile tra i 400 e 700 nanometri. Una particolare mescola di questi pigmenti foto-convertitori converte la luce solare in frequenze luminose molto vicine ai picchi della fotosintesi clorofilliana stimolando in maniera significativa la crescita delle piante.
 
SEMI TUTTI «AL FEMMINILE» PER UNA CANAPA MIGLIORE
Canvasalus di Monselice (Padova) si occupa di ricerca avanzata sulla canapa. Ha sviluppato un metodo scientifico per ottenere solo piante di canapa femminili, risolvendo così un problema di molte aziende del settore, quello dell’alta concentrazione di piante maschili, prive di fiore e che per questo devono essere eliminate dal campo con il faticoso processo di smaschiatura. Il metodo di Canvasalus invece permette, partendo da un lotto di semi di canapa dioica (cioè con piante a sessi separati), di estrarre solo la frazione dei semi femminili, risolvendo il problema prima della semina.

Redazione