Stop alla strage di cinghiali: numerosi scienziati, artisti e intellettuali contro la Legge Remaschi
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La legge, che prevede di fatto la liberalizzazione della caccia agli ungulati per tre anni, sarà presto in discussione in Consiglio Regionale. Ma “Restiamo animali”, trasmissione radiofonica animalista, antispecista e vegan, ha già raccolto decine di autorevoli firme contro. Battiato, Bollani, Panariello, Veronesi, Dacia Maraini e il biologo Gianni Tamino: tutti uniti per mantenere l’immagine della Toscana quale luogo di armonia tra uomo e natura.
La mobilitazione contro la Legge Remaschi, che sembrerebbe poter stravolgere profondamente la vita quotidiana nelle campagna toscane, si sta facendo capillare. Sabato 16 gennaio, alle ore 11.30, a Firenze, presso la creperie “Crepapelle” in via G. Orsini 55a, si terrà un incontro organizzato proprio dalla redazione di “Restiamo animali” con interventi di Luigi Lombardi Vallauri, filosofo del diritto ed esperto di bioetica; Folco Terzani, scrittore e documentarista; e Marco Vichi, scrittore e autore del nuovissimo "Il coraggio del cinghialino". Condurranno l'incontro “Restiamo Animali” e l'Associazione “Gabbie Vuote” al fine di illustrare le ragioni per opporsi a questa prospettiva e le prossime iniziative previste. La Legge Remaschi sulla cosiddetta “emergenza cinghiali” porterebbe di fatto alla caccia liberalizzata per tre anni, con l'obiettivo di abbattere circa 250mila fra cinghiali e caprioli. La raccolta firme contro l’approvazione di questa legge ha già incontrato numerosi sostenitori: Dacia Maraini, scrittrice: "Ogni scusa è buona per fare strage di animali selvatici"; Franco Battiato, musicista: "Sono contrario alla caccia e non esiste niente che li possa giustificare"; Gianni Tamino, biologo: "Chiunque creda di poter risolvere il problema della sovrappopolazione con la caccia, o non conosce l’ecologia o è un cacciatore".
Redazione Floraviva