I problemi emergenti sulle colture di ruscus

in Brevi

Dopo un'estate molto calda e caratterizzata dalla siccità stiamo assistendo ad un autunno fino ad ora nella norma: si rinvengono comunque malattie fungine e parassiti nelle principali colture italiane. Per il ruscus troviamo, in particolare fra i problemi emergenti, cicaline e cocciniglie.

Tra le malattie fungine, le più gravi e diffuse sono i mal bianchi, i marciumi basali da oomiceti (Phytophthora spp e Pythium spp.) e le tracheofusariosi. Tra i parassiti animali quelli più dannosi sono tripidi, afidi, cocciniglie e, soprattutto, lepidotteri (nottuidi e tortricidi).
Per il ruscus troviamo fra i problemi emergenti nelle colture la presenza di cicaline e cocciniglie. Gli insetti di cicaline sono infatti presenti in molti impianti, ed in alcuni stanno causando gravi danni, quali la comparsa di sottili e fitte ricamature sui cladodi che rendono la fronda invendibile.
Anche le cocciniglie sono presenti in molti impianti e rischiano di causare il disseccamento dei rametti. Le cocciniglie rappresentano un problema di difficile gestione su molte colture in quanto la lotta chimica spesso fornisce risultati solo parziali. Bisogna quindi puntare sulla prevenzione: adottare razionali tecniche colturali, favorire un equilibrato sviluppo vegetativo (tessuti consistenti e pruinosi), adeguare la densità d’impianto, tenere sotto controllo le “piante spia” (quelle delle specie più soggette agli attacchi) e le “zone spia” (quelle in ombra, umide, poco ventilate); in presenza dei primi focolai individuare (e poi seguire) gli stadi di sviluppo dell’insetto, e per quanto possibile eliminare i rami più colpiti. Per la lotta chimica bisogna tenere presente che i più comuni anticoccidici agiscono esclusivamente (regolatori di crescita) o prevalentemente (altri) nei riguardi delle forme giovani (neanidi). In base a questi dati valutare se intervenire con trattamenti fitosanitari o con altri provvedimenti (es. distruggere o isolare le piante molto infestate).
Si raccomanda in generale di verificare la maturità della fronda di ruscus prima di impiegare formulati che potrebbero risultare fitotossici.

 

Redazione