Evitato stop Mefit, ma obblighi antincendio agli operatori

in Brevi
Mefit - obblighi antincendio - Giurlani e Grassotti
Con un «decreto-ordinanza» firmato ieri l'altro il sindaco di Pescia Oreste Giurlani ha scongiurato il rischio di chiusura che pendeva nuovamente sul mercato dei fiori di Pescia, dopo la verifica, con esito negativo, del 29 luglio scorso dei Vigili del Fuoco sull’adeguamento dell’edificio alla normativa antincendio.  
Giurlani ha deciso di dare seguito alla deliberazione del Consiglio Comunale del 30 settembre che lo invitava «ad adottare qualunque atto sia necessario affinché sia garantita la continuità delle attività di servizio pubblico di mercato all’ingrosso di fiori e piante» e ha decretato «la prosecuzione - in via provvisoria ed in attesa del completamento delle necessarie procedure ad evidenza pubblica connesse al reperimento dei fondi ed all'avvio delle procedure esecutive - dell'attività attualmente in corso nei locali ex Comicent». A confortarlo in questa decisione, come spiegato nelle premesse dell’ordinanza, una serie di valutazioni tecniche di idoneità strutturale dell’edificio gestito dall’azienda speciale comunale Mercato dei fiori della Toscana (Mefit) e il fatto che «sotto il profilo della sicurezza antincendio, anche alla luce delle iniziative in tal senso adottate dal Mefit non appare emergere un rischio grave, attuale ed imminente tale da dover essere assicurato con la chiusura immediata dei locali». 
Ma il decreto-ordinanza - in attesa che arrivino i fondi promessi dalla Regione Toscana (2 milioni di euro) e i fondi richiesti tramite la partecipazione a un bando ministeriale nell’ambito del Pnrr (2 milioni e mezzo), oltre a 1 milione che il Comune reperirà con l’accensione di un mutuo, per il previsto intervento di messa in sicurezza e parziale adeguamento dell'immobile (vedi) - prevede anche precisi impegni da parte degli operatori iscritti al Mefit, per quasi metà florovivaisti e per il resto commercianti di piante e fiori, più una trentina di trasportatori. In particolare, sulla linea di quanto preannunciato in un protocollo d’intesa sottoscritto a fine settembre con le associazioni di categoria degli operatori, ordina che:
A) il Mefit raccolga entro 3 mesi a partire da oggi delle relazioni sommarie con le quali i singoli operatori iscritti, sublocatari e/o aventi diritto, attestino la situazione degli impianti elettrici negli spazi da loro utilizzati;
B) nei successivi 3 mesi i singoli utenti pongano rimedio alle anomalie riscontrate e presentino al Mefit regolari certificazioni degli impianti elettrici dei locali da loro occupati.
A questi impegni principali ne vengono aggiunti altri riguardanti il monitoraggio della struttura e del «carico di incendio» e altre misure volte ad abbattere il rischio di incendi.
 

L.S.