Cia dice no al rifinanziamento consorzi agrari
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Mentre gli allevatori terremotati aspettano i fondi per ricostruire le stalle e sono in ritardo le liquidazioni delle pratiche PAC, Cia - Agricoltori Italiani denuncia: «si tenta di fare rivivere, con soldi pubblici, un sistema marcio», chiedendo così un immediato ritiro dell'emendamento per il rifinanziamento dei consorzi agrari.
La Cia-Agricoltori Italiani chiede l'immediato ritiro dell'emendamento 353 presentato dal deputato Pd, Mauro Guerra, relatore di maggioranza sul provvedimento 'mini- manovra', con il quale si prova a far rivivere il dissestato sistema dei consorzi agrari, quel che è rimasto dell'impero dai piedi di argilla della Federconsorzi commissariata e liquidata ben 25 anni fa.
Con un blitz il deputato ha inserito, infatti, un emendamento che, con la cifra di 40 milioni di euro, come partenza, istituisce il Fondo presso l'Ismea per la ristrutturazione dei debiti contratti dai Consorzi agrari in amministrazione ordinaria nei confronti del sistema creditizio.
«Denaro pubblico -denuncia il Presidente della Cia, Dino Scanavino- che viene sottratto all'agricoltura per perpetuare inefficienze e scandalose gestioni di un sistema obsoleto e inutile per il settore primario. Questi soldi potrebbero essere dirottati all'agricoltura nel suo insieme attraverso progetti di sviluppo e innovazione, favorendo la redditività delle imprese».
Redazione