Caccia: a Pistoia le richieste di Confagricoltura Toscana a La Pietra
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«Ridurre l’Iva sulla selvaggina da immettere nel territorio, contenere gli ungulati e affrontare di petto il problema dei predatori».
Queste le principali istanze che Confagricoltura Toscana ha portato all’attenzione del sottosegretario all’agricoltura Patrizio La Pietra in un incontro su fauna selvatica e caccia che si è svolto il 3 marzo nella sede pistoiese della Confederazione.
«Il 10% del territorio a caccia programmata è gestito da imprese private – ha detto il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri -. È insomma un mondo importante, che merita attenzione. Da parte nostra auspichiamo una proficua collaborazione tra Ente Produttori di Selvaggina e Ministero con l’obiettivo di svolgere un lavoro di squadra, mantenere e promuovere il tessuto imprenditoriale, culturale e storico degli istituti privati. Confagricoltura Toscana è fiduciosa che questa collaborazione possa mitigare i problemi legati all’eccessiva presenza di ungulati e le conseguenti future richieste di risarcimento danni da parte degli agricoltori».
Il presidente regionale di Confagricoltura ha chiesto anche «l’adozione di norme più flessibili a favore delle regioni per regolare l’attività venatoria e una riduzione dell’Iva sulla selvaggina viva, ad esempio il fagiano, da immettere nel territorio, Iva che ad oggi è al 22%, il regime Iva deve essere convertito come per tutte le carni compreso il pollame al 10%».
«L’agricoltura ha di fronte una serie di criticità, dai rincari energetici alla siccità – ha concluso Marco Neri -. Ma c’è un problema, quello degli ungulati, che da anni crea danni enormi, ormai insostenibili, alle nostre aziende. C’è la necessità imminente di ristabilire un equilibrio nel rapporto tra l’agricoltura e la fauna».
Redazione