Biometano dalla sansa d'ulivo: a Cerignola 4,8 mln m³ da 60mila ton di scarti

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biogassificatore da sansa

Un innovativo impianto di digestione anaerobica a Cerignola, composto da cinque digestori, ha convertito in un anno 60mila tonnellate di sansa e foglie d’ulivo in 4,8 milioni di metri cubi di biometano, coprendo il fabbisogno energetico di 20.000 famiglie. Per produrre questa energia sono servite circa 130.000 - 150.000 tonnellate di olive molite, generando inoltre 51mila tonnellate di fertilizzante, sottoprodotto organico per la concimazione dei terreni locali.

La struttura, frutto dell'alleanza tra produttori locali, si distingue per l'applicazione dei principi del “Biogasfattobene” del Consorzio Italiano Biogas (CIB), utilizzando sansa e foglie di ulivo raccolte entro un raggio di 10 km per una filiera corta che riduce i costi e incrementa la sostenibilità. Il digestato prodotto dal processo di digestione anaerobica viene impiegato come fertilizzante organico sui 600 ettari di terreni agricoli dei soci, azzerando i costi di concimazione e migliorando la fertilità del suolo. Legambiente ha visitato l’impianto nell'ambito della sua campagna nazionale “I cantieri della transizione ecologica”, definendolo “un esempio virtuoso di economia circolare.” Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ha dichiarato: “La Puglia è un territorio a grande vocazione agricola, e promuovere l’economia circolare nella filiera dell’olio è fondamentale. Recuperare scarti agroalimentari per farne energia rinnovabile, mettendo in rete i produttori e avviando una solida alleanza tra agricoltura, produzione di energia e cura dei suoli, è una sfida cruciale che la Puglia ha dimostrato si può vincere. Speriamo che questa filiera virtuosa possa essere replicata in tutto il territorio nazionale, per contribuire alla decarbonizzazione e alla gestione sostenibile degli scarti agricoli.” Anche il presidente del Consorzio Italiano Biogas (CIB), Piero Gattoni, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa: “L’Azienda ARCA rappresenta un modello innovativo e sostenibile per la produzione di biometano in Italia. Questo progetto concretizza la visione del Biogasfattobene, dimostrando come l’alleanza tra agricoltura e industria possa tracciare un cammino positivo verso la transizione ecologica e la competitività delle produzioni alimentari di qualità, grazie all’innovazione tecnologica. La Puglia, con il suo grande potenziale agricolo, è un bacino importante per lo sviluppo del biogas e del biometano nazionale, essenziali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e indipendenza energetica del Paese.” 

Redazione