Accordo Confagricoltura-Credem per accesso al credito e consulenze

in Brevi

Procedure semplificate per l’accesso al credito, consulenze nell’elaborazione di progetti innovativi e di filiera e attività di formazione finanziaria e aggiornamento sulle opportunità di attirare nuovi capitali per le aziende associate.
Sono alcuni dei punti principali dell’accordo di collaborazione avviato oggi fra Confagricoltura e Credem: un protocollo d’intesa firmato a Palazzo della Valle a Roma dal direttore generale di Confagricoltura Francesco Postorino e da Alberto Bianchini, responsabile del marketing strategico di Credem.
L’accordo passerà alla fase operativa attraverso il coordinamento tra le Unioni provinciali della Confederazione e le sedi territoriali della Banca. Le parti avvieranno anche un tavolo congiunto per fare il punto sull’andamento della collaborazione e a monitorare gli ambiti macro di interesse per il settore primario.
«In questa complessa fase congiunturale, lo Stato sta mettendo in campo misure economico-finanziarie complesse a sostegno del sistema produttivo – ha commentato il direttore di Confagricoltura Francesco Postorino –. Ciò richiede competenze che le banche possono offrire alle nostre imprese. Per questo motivo, l’accordo siglato con Credem acquisisce un valore ancora maggiore».
«Con la sottoscrizione dell’accordo, Credem conferma il proprio storico impegno nel supportare il rafforzamento di tutti gli operatori del settore agricolo e delle filiere d'eccellenza del made in Italy – ha dichiarato Alberto Bianchini, responsabile del marketing strategico di Credem –. Siamo particolarmente orgogliosi della fiducia accordataci da Confagricoltura, la più antica organizzazione di tutela e rappresentanza delle imprese del settore. Vogliamo contribuire al loro rafforzamento e sviluppo sostenendole con finanziamenti, consulenza e formazione sia per i loro bisogni correnti, sia per quelli straordinari legati a progetti di crescita, sviluppo e innovazione. Questo è un momento cruciale in cui è necessario saper cogliere le grandi opportunità della trasformazione green e digital dettate dal PNRR, saper gestire la crescita dei costi di energia e materie prime».

Redazione