Naminapu Maymuru-White: l'arte del cielo e della terra Yolŋu
-
in Arte Verde
Naminapu Maymuru-White, artista senior Yolŋu, fonde tradizione e innovazione nei suoi lavori che raccontano il legame tra cielo e terra. Protagonista alla Biennale di Venezia 2024.
Naminapu Maymuru-White è un'artista senior della comunità Yolŋu, appartenente al clan Maŋgalili del nord-est di Arnhem Land, Australia. Nata nel 1952 a Djarrakpi, ha iniziato il suo percorso artistico da bambina, osservando il padre e lo zio dipingere i miny’tji, i disegni sacri del suo clan. Tra i primi membri della sua comunità a ricevere una formazione artistica tradizionale, ha reinterpretato questi disegni sacri con uno stile innovativo, mantenendo vivo il legame con la spiritualità ancestrale.
La pratica artistica di Maymuru-White si sviluppa attraverso varie tecniche, dalla pittura su corteccia all’intaglio, dal batik alla stampa, utilizzando pigmenti naturali come l'ocra bianca. I suoi lavori, estremamente dettagliati, sono realizzati con strumenti tradizionali come il marwat, un pennello di capelli umani, e raccontano il Milŋiyawuy, il fiume celeste che simboleggia la Via Lattea e il fiume terrestre. Questo tema centrale rappresenta la convergenza tra i regni fisico e spirituale, creando un dialogo tra generazioni e spazi cosmici.
I dipinti su corteccia di Maymuru-White mostrano intricati intrecci di stelle e fiumi che catturano l'energia della natura e della spiritualità. Ogni stella nei suoi dipinti simboleggia le anime del passato, del presente e del futuro, unendo simbolicamente la vita e la morte in un ciclo eterno. Questa visione cosmica rende i suoi lavori universali, pur rimanendo ancorati alla cultura Yolŋu.
Nel corso della sua carriera, Maymuru-White ha esposto in importanti mostre nazionali e internazionali. Nel 2024, rappresenta l'Australia alla Biennale di Venezia con opere che esplorano il concetto di "Stranieri Ovunque," portando la prospettiva Yolŋu su scala globale. La sua partecipazione, accompagnata dal nipote Ŋalakan, sottolinea l'importanza della trasmissione intergenerazionale delle tradizioni.
La sua arte non è solo un mezzo di espressione, ma un atto di resistenza culturale. Sin dagli anni '60, i disegni miny’tji sono stati utilizzati per sostenere le rivendicazioni territoriali degli Yolŋu, come nel caso delle storiche Bark Petitions. Maymuru-White continua questa tradizione, dimostrando come l’arte possa essere uno strumento potente per la giustizia sociale e la conservazione culturale.
Oltre al suo lavoro artistico, Maymuru-White ha contribuito alla comunità di Yirrkala come educatrice e curatrice presso il Buku-Larrŋgay Arts Centre. Grazie al suo impegno, molte opere d'arte Yolŋu sono state incluse in collezioni museali di rilievo, diffondendo la cultura del suo popolo nel mondo.
L'arte di Naminapu Maymuru-White è un viaggio tra passato e futuro, tra sacro e profano. Attraverso la sua pratica, gli spettatori sono invitati a riflettere sul significato della connessione tra l'umanità e l'universo. Alla Biennale di Venezia, il suo messaggio si estende oltre i confini culturali, portando una prospettiva unica e potente sull'interconnessione globale.
Arte Verde è una rubrica curata da Anne Claire Budin