Un cavolo nell'orto

orto cavolo

Nella stagione fredda, l'orto continua a dare frutti. L'orto non tradisce: in ogni momento dell'anno ha qualcosa da offrire, ed è questo che impressionava maggiormente i nostri antenati. Inoltre, l'orto ha una produttività altissima, perchè gode della vicinanza delle case. con tutti gli avanzi domestici che si trasformano in prezioso concime. Oggi ce ne rendiamo meno conto, perchè anche i campi (aiutati da dosi spesso eccessive di concimi) producono tanto. Fino a un paio di secoli fa la distanza fra campi e orti, in termini di resa, era enorme, oltre che disseminata su tutto il corso dell'anno. Perciò un vescovo del Medioevo, Isidoro di Siviglia, autore della più importante enciclopedia dell'epoca, basata sull'etimologia delle parole, ossia la loro origine (si intitolava infatti Etimologie), spiega perchè la parola "orto" deriva dal latino oriri, che vuol dire "nascere": infatti, scrive, "nell'orto nasce sempre qualcosa". Nella stagione fredda principali protagonisti sono le rape, che per lungo tempo tennero un po' il ruolo delle patate, apparse nei nostri campi solo negli ultimi due/tre secoli, e inoltre i cavoli, in tutta la loro varietà. Cavolo-rapa, verza, cappuccio, che le popolazione del centro e nord Europa impararono a mettere sotto sale, "inventando" quella strepitosa risorsa che sono i crauti.
E ancora… Ci sono poi il cavolfiore e i broccoli, ultimi arrivati. I medici assicurano che questi ortaggi non solo forniscono un sostanzioso nutrimento ma sono ricchi di principi protettivi altamente utili alla salute. Forse è per questo che un tempo i bambini li facevano nascere "sotto i cavoli".

Redazione FloravivaFloraviva

________________________________________________________________________________

agraria castellare