A mezzo gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio

In questo mese il tempo di nuovi raccolti è ancora lontano, quindi, come ci ricorda il detto, dobbiamo avere a disposizione metà foraggio per gli animali e metà farina per il pane.
La natura, che ancora riposa, ci permette di mettere in ordine i magazzini, pulire e sistemare le attrezzature e programmare nuove semine.
All'aperto possiamo piantare in luoghi ben esposti agli, cipolle e scalogni, seminando bietole, piselli, fave e spinaci. Sotto coperture temperate si seminano invece prezzemolo, insalate, carote, radicchi e ravanelli. In colture riscaldate si seminano melanzane, cetrioli, pomodori, peperoni, zucche e zucchini. A fine mese si acquistano le patate da semina.
Per gli ortaggi in agricoltura biodinamica si utilizza il preparato 507 di Valeriana oppure l'olio essenziale di rosmarino, dinamizzati per una ventina di minuti in acqua tiepida. Irrorate la sera in previsione dei forti abbassamenti di temperatura, soprattutto nelle serre non riscaldate. Sempre per chi pratica l'agricoltura biodinamica, nelle giornate tiepide, si consiglia di irrorare il 500k al suolo, in particolare sui terreni che saranno poi utilizzati a primavera. Nei frutteti e nei campi dove troviamo foglie e residui vegetali, che devono ancora essere decomposti, irroriamo il fladen colloidale, che contribuisce alla giusta decomposizione e richiama l'attività dei lombrichi.
Nel vigneto conviene controllare le strutture e eliminare i seccumi. Nel frutteto si possono iniziare i lavori di potatura di meli, susini e peri. A fine gennaio si procede poi ai trattamenti antiparassitari e alle concimazioni organiche.
In cantina si controllano le colmature e si effettuano i primi travasi del vino.
In giardino possiamo potare siepi, arbusti e cespugli e prendersi cura di rose, potando e preparando le talee. In serra si possono seminare le fioriture primaverili-estive come begonie, petunie, cinerarie, tagete, verbene e fresie.
Previsioni meteo
La stagione invernale si presenta piuttosto movimentata a causa dell'anticiclone che, dopo dicembre, potrebbe ritornare con un carico di nebbia e inquinamento sulle principali pianure. Gennaio prosegue così con temperature in aumento e veloci perturbazioni atlantiche su tutta l'Italia. La neve potrà cadere abbondantemente sui settori alpini.
 
Redazione