Un fiore per… la lotta contro la sclerosi sistemica
Cento piazze per cercare un ciclamino e dare un sostegno alla ricerca sulla sclerosi sistemica o sclerodermia. Cento punti ciclamino dove farsi spiegare dai volontari del Gils (Gruppo italiano per la lotta contro la sclerodermia) i sintomi di questa patologia che in Italia ha una incidenza da 4 a 20 nuovi casi all’anno ogni milione di abitanti, per la maggior parte donne (rapporto femmine-maschi: 3/5 a 1).
Da oggi a domenica, sotto lo slogan “coloriamo il cielo di rosa” si svolgono le “Giornate del ciclamino 2018 contro la sclerodermia” (27-28-29-30 settembre). Un’occasione propizia per prenotare una visita gratuita negli ospedali che aderiscono all’iniziativa e, se necessario, avviare una terapia in grado di rallentare o “spegnere” la progressione della malattia. Sì, perché, afferma in un video promozionale la testimonial Mara Maionchi, «la diagnosi precoce è fondamentale».
Come illustrato dal direttore della Divisione Reumatologia dell’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi (Firenze), Marco Matucci Cerinic, in un servizio sul Corriere della sera di domenica scorsa, questa malattia autoimmune colpisce i piccoli vasi sanguigni arteriosi e gli organi interni, causando un graduale ispessimento (fibrosi) della pelle e dei tessuti, che diventano sempre meno elastici e più duri fino ad alterare via via la funzione degli organi. Le cause sono ignote, ma si pensa che l’origine sia multifattoriale, con probabilmente una predisposizione genetica per lo sviluppo di malattie autoimmuni. Riguardo alle cure, per ora non ce ne sono di risolutive, ma si punta a contenere i sintomi ed evitare o ritardare le complicanze.
Il fiore simbolo della lotta contro questa patologia è il ciclamino (genere Cyclamen), il quale, anche se nel Medioevo ha avuto significati prevalentemente negativi, già nell’antica Roma era considerato alla stregua di un amuleto contro i malefici ed è quindi nel linguaggio dei fiori un regalo adatto per chi è stato sfortunato e ha bisogno di protezione dalla malasorte. Non sono molte le specie di Cyclamen (dalle 20 alle 30) e in Italia sono solo 3 quelle spontanee: Cyclamen hederifolium, Cyclamen repandum, Cyclamen purpurascens. La specie più utilizzata in floricoltura è il Cyclamen persicum (ciclamino di Persia), che ha origine in Asia minore e viene impiegato per abbellire giardini e appartamenti. Questa specie allo stato spontaneo ha un’altezza di circa 15 cm, ma nelle varietà ibride, oltre ad avere fiori più grandi, può superare i 35 cm.
L.S.