Un fiore per… il pellegrino del Norte
[Foto di Silvia Bruno]
Sul Camino del Norte – un itinerario noto anche come Ruta costera che si svolge per 856 km ca. lungo la costa settentrionale spagnola tra Irun e Santiago di Compostela e che attraversa i Paesi Baschi, la Cantabria, le Asturie e la Galizia – incontriamo folti boschi (naturali e di rimboschimento), verdissimi prati e numerosi pascoli che arrivano spesso a toccare il limite del Mar cantabrico. Durante il duro percorso si incrociano numerose specie arboree e arbustive, tra le quali ricordo il pino, le eriche, i cisti, i lentischi, i lecci e gli Eucalipti, questi ultimi (nei Paesi Baschi e in Galizia), noti principalmente per l’uso farmacologico e fitoterapico dell’olio essenziale. Tra i fiori spontanei si incontrano spesso anche le comunemente note campanelle rampicanti, le cui corolle a forma di tromba nascono dalla pianta perenne (Ipomoea purpurea, un genere della famiglia delle Convolvulaceae) che si inerpica “selvaggiamente” formando delle meravigliose spalliere naturali a case o a pareti rocciose. La pioggia fine e frequente – caratteristica della costa settentrionale iberica – nonché il sole che esplode all’improvviso anche solo per poche ore, rendono il terreno cantabrico ed asturiano fertile e ricco di humus. Così mi spiego il colore blu cangiante (per non dire fosforescente) e l’epidermide vellutata delle campanelle che, insieme ad altre attrattive floristiche ed arboree (nonché faunistiche), hanno allietato a ogni “piè sospinto” il mio Cammino verso Santiago.
Silvia Bruno