Un fiore per… il Leone
Inizia sotto il segno del sole il viaggio in dodici puntate fra oroscopo e piante fiorite che la rubrica “Un fiore per…” di Floraviva affronta da oggi. Un percorso in dodici tappe che farà sorridere, come di fronte a un passatempo scherzoso, chi non crede ai segni zodiacali. Ma che non deve necessariamente portare a sminuire la loro efficacia simbolica nei contesti sociali. Tanto più se essi vengono combinati al linguaggio (o linguaggi) dei fiori.
Fonti diverse indicano come congeniali al segno del Leone (23 luglio - 23 agosto) differenti piante e fiori. Così l’astrologo Kim Allen, citato in un articolo di Tiscali Ambiente dell’11 luglio 2016 (dall’originale), annovera fra le piante che i nati sotto questo segno sono adatti a coltivare, in quanto attirano energie positive rendendo allegro l’ambiente, anche la camomilla. Mentre Msn Lifestyle del 30 giugno 2016 elenca pure le dalie e le calendule. Ma le principali fonti che abbiamo consultato mettono al primo posto, come fiore per il Leone, il girasole: il fiore che meglio rappresenta un segno ritenuto maestoso e carismatico, coraggioso e leale, per quanto a volte un po’ egoista e accentratore.
E in effetti il girasole comune o specie Helianthus annuus, dal greco helios (sole) e anthos (fiore), che deve il suo nome all’eliotropismo, cioè la tendenza a orientare il capolino verso il sole, ha un fortissimo impatto visivo che lo rende inconfondibile e adatto a svariati usi decorativi: in casa, nelle vetrine dei negozi e all’aperto. Coltivato sia per i semi commestibili che per l’olio che se ne ricava, è diffuso anche come fiore spontaneo. E’ originario del Perù, dove gli Incas lo consideravano l’immagine del loro Dio del sole. Nel linguaggio dei fiori indica l’adorazione, ma è stato recentemente associato alla liberazione dalle armi nucleari, dopo che l’Ucraina, nel 1996, trasferì fuori dai propri confini l’ultima testata nucleare e l’evento fu celebrato spargendo semi di girasole nel terreno. Indimenticabili i dipinti del 1888 di Vincent Van Gogh che lo hanno immortalato nella storia dell’arte.
L.S.