Jeff Leatham: dal Four Seasons a Kim Kardashian

La nostra rubrica "Stars Florist" inaugura con Jeff Leatham, flower artist americano noto per le sue creazioni negli hotel Four Seasons di Parigi e Los Angeles oltre che per le sue realizzazioni come wedding flower designer di celebri matrimoni come quello di Kim Kardashian.
A volte si presenta come «flower whisperer» inteso come «colui che sussurra storie con fiori»: la sua libertà, la sua poesia, vengono prima di tutto.
Nelle sue opere Jeff Leatham non usa mai più di tre varietà e mai più di tre colori: «Le mie composizioni floreali devono essere frizzanti, semplici e chic».
La maggior parte delle volte i suoi fiori sono piegati o addirittura distesi. La prima volta è stato accidentale ma è diventato rapidamente il suo marchio di fabbrica, il "Leatham lean" ("l'inclinazione di Leatham").
Spesso paragonate all'arte contemporanea, le installazioni floreali di Jeff gli procurano collaborazioni con esposizioni di design internazionali e marchi di lusso come Alexander Wang, Balenciaga, Bvlgari, Alexander McQueen, Swarvoski, Givenchy, Ellie Saab, Burberry, Waterford, Dom Perignon, Samsung e Chanel tanto per citarne alcuni.
In Olanda, nel 2017, gli è stato dedicato un fiore, si chiama Jeff Leatham Vanda ed è viola.
Il 27 febbraio di quest'anno Jeff Leatham era a Vivi Firenze per tenere una Masterclass floreale, una vera e propria floral experience a 360 gradi, per la quale sono arrivati da ogni parte del mondo: Brasile, Usa, Croazia, Filippine. Sullo sfondo della meravigliosa Sala Poccetti di Palazzo Capponi, la rockstar dei fiori si è esibito in una vera e propria performance, che, tra musica e sapienti movimenti, ha fatto nascere, davanti agli occhi di tutti, una perfetta armonia di forme e colori. Grandi quantità di fiori, accostamenti di colore azzardati, vasi dalle forme pulite e geometriche: questi gli elementi che hanno permesso di dare vita a un’emozionante espressione di bellezza.

Nato nei primi anni '70 a Ogden, ai piedi delle Wasatch Mountains, inizialmente si è appassionato di moda, cinema, arte e design, passando il tempo a reinventare le decorazioni della sua stanza.
A 19 anni diventa manager di un negozio della catena Gap: «Ero molto giovane per questo lavoro ma ho imparato rapidamente a progettare vetrine», qui è stato scoperto da un agente di modelle e ha lasciato gli Stati Uniti alla volta di Milano e Parigi dove è rimasto per due anni.
Al suo ritorno a Los Angeles ottiene un lavoro al Four Seasons Hotel di Beverly Hills e grazie all'incontro con il designer Philippe Starck entra nel mondo dei fiori: «Philippe mi ha insegnato a fare cose belle senza deviazioni. Amavo i grandi bouquet molto generosi, ma Starck voleva semplicità e precisione».
La vera svolta della sua carriera ebbe luogo nel dicembre 1999, quando il Four Seasons George V riaprì a Parigi: «George V mi ha dato l'opportunità della mia vita, cioè uno spazio espositivo permanente, un budget unico al mondo, la possibilità di avere un milione di fiori ogni anno e un pubblico».
Nel 2014 gli è stato conferito il prestigioso titolo di Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres (Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere), il più alto riconoscimento per gli artisti che hanno dato un contributo significativo alla cultura francese.

Stars Florist è una rubrica curata da AnneClaire Budin