Cinelli, ora a Euroflora nello spazio vincente Mipaaf, esporrà a Fico
Il titolare dei Vivai Cinelli di Pescia, che con i suoi olivi Leccino e varie piante mediterranee ha contribuito alla vittoria ad Euroflora dello spazio del Mipaaf nei parchi di Nervi, spiega perché ha lasciato i Vivai di Pescia e ha aderito ad Anve: «necessari maggiore ambizione e orizzonti più ampi per fare il salto di qualità e crescere». A FICO Eataly il 3 maggio terrà anche un workshop su innestatura e potatura di olivi con Elena Sonnoli. In rampa di lancio nuove piante top secret.
Uno dei molti premi di Euroflora 2018 è andato allo spazio nei parchi di Nervi del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) per la completezza e qualità della sua collezione di piante: un allestimento realizzato congiuntamente con quello dell’Associazione nazionale vivaisti esportatori (Anve) da un team coordinato da Edoardo Sciutti, segretario di Anve, con l’importante contributo, sotto la guida dell’agronomo Aldo Grande, dell’Istituto tecnico agrario Bernardo Marsano di Genova. In tutto 690 metri quadrati (fra i 490 del Mipaaf e i 200 di Anve) per all’incirca 4 mila piante rappresentative della produzione florovivaistica italiana, come ci ha spiegato Sciutti.
Fra tali piante ci sono anche quelle fornite dai Vivai di Luca Cinelli di Castellare di Pescia: alcuni olivi abbinati a una serie di piante, fra cui alcuni esemplari di Loropetalum chinense, che hanno dato il loro contributo al successo dell’allestimento del Mipaaf. A Luca Cinelli, titolare dell’azienda pesciatina - rinomata per gli olivi, la Photinia Red Robin e varie piante mediterranee, e salita alla ribalta lo scorso settembre per aver creato insieme ai Vivai Sonnoli il primo centro privato per la moltiplicazione di piante di olivo “virus esenti” in Toscana (vedi nostro articolo) – abbiamo posto alcune domande su questa partecipazione a Euroflora e più in generale sulla sua azienda.
Innanzi tutto complimenti per la vittoria dello spazio espositivo del Mipaaf a cui ha contribuito con le sue piante. Che varietà di olivi e quali piante avete portato, oltre agli esemplari di Loropetalum chinense abbinati agli olivi?
«Niente allori per favore, ho solo contribuito con piante di olivo di cultivar Leccino e con alcune piante mediterranee in un lavoro di squadra all’interno di una grande associazione come Anve. Oltre al Loropetalum, abbiamo portato Arbutus unedo (i corbezzoli), Callistemon Laevis, Nerium oleander e Feijoa sellowiana».
Come è nata la partecipazione in questo spazio congiunto Anve-Mipaaf? Noto che ci partecipa a livello individuale.
«Il comitato organizzatore di Euroflora ha contattato Anve chiedendo se voleva esporre ed essere presente con le piante dei suoi associati e Anve ha accettato con entusiasmo. Io, in quanto socio Anve, ho dato il mio piccolo contributo portando alcune tra le piante più rappresentative dell'ambiente mediterraneo e, anche se sono socio da poco tempo, ho ritenuto una grande opportunità poter esporre ad una manifestazione di livello internazionale, manifestazione alla quale avevo già partecipato nel 2011 con l'Associazione Vivai di Pescia in qualità di presidente. In quell’occasione conseguimmo ottimi risultati sia di medagliere (riportando a casa circa 3 mila euro di premi) che come ritorno economico e d’immagine complessivo. Credo che l'Associazione Vivai di Pescia abbia perso un’occasione importante di visibilità a non partecipare quest’anno: potevamo esporre nuovamente a Euroflora come associazione, facendoci conoscere su un palcoscenico nazionale ed estero, e contemporaneamente potevamo essere presenti anche a quella fiera locale per partecipare alla quale il nuovo direttivo ha rinunciato ad Euroflora. Ma i Vivai di Pescia hanno preferito esporre solo alla manifestazione locale, che, per quanto interessante, resta pur sempre di livello locale, e non hanno nemmeno preso in considerazione la presenza ad Euroflora. Comunque, dallo scorso novembre, non sono più presidente dell'Associazione Vivai di Pescia e pochi giorni fa ho formalizzato le mie dimissioni…»
…come mai questa rottura?
«Perché non credo più che ci sia la volontà di crescere e di sviluppare novità qui sul territorio. Insieme ad un altro socio ho realizzato a Pescia un campo di olivi che mancava e che poteva diventare un punto di riferimento per tutta l'Associazione, ma questa mia iniziativa è stata vista con occhio molto critico dai componenti dell'allora direttivo, tanto da mettermi in minoranza e portare i soci a nuove elezioni. Ma la cosa che più mi infastidisce è che il mio ex vice presidente, che da sempre era uno dei più attivi affinché si realizzasse questo campo (avevamo lavorato per sette mesi per arrivare a ciò'), una volta diventato il nuovo presidente ha rinnegato tutto il lavoro fatto, capovolgendo completamente il suo pensiero e il suo modo di fare. La rottura con l’Associazione è stata inevitabile, perché non posso e non voglio lavorare con persone che cambiano idea come cambia il vento e che mutano il loro comportamento a seconda dell'interlocutore che hanno davanti».
E perché invece ha aderito ad Anve?
«Un po’ per gli stessi motivi della separazione dai Vivai di Pescia. Perché Anve è un’associazione nazionale che permette ai suoi soci di essere presenti alle maggiori fiere di settore, sia nazionali che internazionali; con metodi molto semplici (lavoriamo quasi sempre via mail o chat e il sistema adesso è molto dinamico). Inoltre Anve dà indicazioni molto chiare sulle esportazioni all'estero e ti tiene costantemente aggiornato sulle normative italiane riguardanti il settore vivaistico, con il suo gruppo di lavoro».
Ci sono altre novità per la sua azienda?
«Il prossimo passo, sempre con Anve, è che sarò presente con un mio piccolo spazio di 50 metri quadrati nell’esposizione agroalimentare permanente più grande d’Europa, FICO Eataly World a Bologna. Esporrò lì per tutto il mese di maggio e il 3 maggio avrò l’opportunità di fare un piccolo workshop nell’arena centrale sulle tecniche di innestatura e potatura olivi, insieme alla collega e amica Elena Sonnoli, che mi aiuterà nell’illustrazione al pubblico, essendo lei più preparata da quel punto di vista. Colgo l’occasione per ringraziarla anticipatamente».
Qualche nuova linea di prodotti?
«Riguardo agli olivi, in collaborazione con i Vivai Sonnoli, stiamo portando avanti nuovi portainnesti sia da semenzaio che da vitro (senza parlare delle ricerche su nuovi cloni di olivo di Attilio Sonnoli). Riguardo ad altri tipi di piante, con i ragazzi del mio staff ne stiamo per introdurre alcune nuove di cui parleremo al momento opportuno».
Ultima curiosità: come procede il lavoro nel campo di piante madri di olivi virus esenti realizzato insieme ai Vivai Sonnoli di cui abbiamo già parlato?
«Gli olivi piantati stanno crescendo bene; il prossimo anno saremo anche noi presenti sul mercato con i nostri olivi certificati».
Floraviva
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