Mefit: meno fiori locali commercializzati a luglio per effetto del clima
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in Lettere
Nota del direttore del Mercato dei fiori della Toscana - città di Pescia, Fabrizio Salvadorini, sull’andamento in luglio delle specie floricole locali, che hanno risentito delle alte temperature di giugno e luglio.
Il particolare andamento climatico dei mesi di giugno e luglio ha influenzato negativamente le produzioni floricole locali, che nel mese di luglio hanno visto diminuire le quantità commercializzate nel Mercato dei Fiori della Toscana.
Lo scorso mese di luglio è stato caratterizzato da un andamento climatico molto simile a quello verificatosi nei corrispondenti mesi del 2015 e del 2016: le temperature sono state infatti di molto superiori alla media mensile mentre le precipitazioni sono risultate inferiori rispetto alle medie mensili.
Ma a differenza degli anni precedenti, quando le colture floricole locali, a causa di un andamento climatico così estremo, subirono uno stress che favorì un anticipo delle fioriture e di conseguenza un aumento delle produzioni concentrate in breve tempo, quest’anno le stesse, nonostante il verificarsi di un identico andamento climatico, hanno visto ridurre in maniera significativa le fioriture e le produzioni. La ragione di questo evento sembra possa attribuirsi al diverso andamento climatico del mese di giugno negli anni presi in considerazione, molto simile nei primi due anni, diverso nel 2017. Nelle prime due decadi del giugno 2015 e 2016 le temperature furono inferiori alle medie stagionali e le precipitazioni in linea o leggermente superiori rispetto alle medie. Ciò ha avuto come conseguenza da una parte una grande disponibilità di specie primaverili e dall’altra un ritardo nella fioritura di specie locali tipicamente estive come ad es. Achillea, Agapanthus, Carthamus, Limonium e Ipericum. A questo si può aggiungere che le produzioni di Statice Sinuata e Gypsophila non erano ancora in piena fioritura. Di conseguenza per le specie floricole locali tipicamente estive, nel mese successivo di luglio si è verificata una esplosione delle fioriture e delle quantità prodotte, quale conseguenza del forte aumento delle temperature e dell’insolazione.
Quest’anno al contrario la prima ondata di alte temperature si è verificata all’inizio del mese di giugno, con un solo modesto rallentamento di pochi giorni a metà mese, per poi ripartire, senza fermarsi fino alla fine di luglio. Pertanto specie floricole locali estive quali Statice Sinuata e Gypsophila, hanno iniziato la produzione con discreto anticipo rispetto ai due anni precedenti, con una contrazione notevole della produzione nel mese di luglio, con le piante ormai “scariche”.
Nel corrente anno, la scarsità delle precipitazioni nel periodo invernale-primaverile e la loro totale assenza nell’inizio dell’estate, ha contribuito ad inibire fioriture e raccolte delle specie locali tipiche estive, con una diminuzione sensibile delle quantità affluite al mercato. Le produzioni delle specie floricole in coltura protetta con irrigazione proveniente da laghetti artificiali o pozzi freatici od artesiani (i quali hanno subito a causa della siccità un abbassamento dei livelli idrici, ma non al punto di esaurirsi), non sono state così negativamente influenzate.
Per quanto concerne la domanda, considerata normalmente piuttosto statica nel periodo estivo, nel luglio 2015 e 2016 è risultata buona, così la grande offerta di prodotto ha trovato una collocazione sul mercato, per quanto a prezzi ridotti. Lo stesso non è avvenuto nel 2017 a conferma della staticità abituale del momento.
Variazioni delle quantità affluite al mercato nel mese di luglio 2017 rispetto al mese di luglio 2016:
1) Statice sinuata 77.500 steli in meno;
2) Gypsophila 1.250 Kg in meno;
3) Achillea 57.500 steli in meno;
4) Agapanthus 4.900 steli in meno;
5) Carthamus 65.000 steli in meno;
6) Limonium 253.000 steli in meno;
7) Ipericum 1.000 steli in meno.
Il Direttore
Dott. Fabrizio Salvadorini