Varata dal Governo la riforma del Servizio fitosanitario nazionale
-
in Il vivaista
Il Consiglio dei ministri ha approvato un pacchetto di 4 schemi di decreto che consentirà di recepire il nuovo regime fitosanitario europeo. La ministra Bellanova: «mai più devastazioni come con la Xylella o la cimice asiatica, necessario garantire monitoraggio continuo e risposte immediate in caso di emergenza, per contrastare il rischio crescente di introduzione nel territorio di organismi nocivi, con ripercussioni negative sulla qualità e i prezzi delle nostre produzioni».
«Un poderoso lavoro di riordino di una normativa tecnica complessa e ormai eccessivamente frammentata relativa al Servizio fitosanitario nazionale e ai controlli nei settori delle sementi e dei materiali di moltiplicazione dei fruttiferi, delle ortive e della vite. Una riorganizzazione che parte dal ridefinire responsabilità, competenze, strumenti e personale in dotazione del Servizio fitosanitario centrale (Sfc) e dei Servizi fitosanitari regionali (Sfr), con l'obiettivo di rendere ancora più efficiente e veloce la capacità di risposta del sistema, anche grazie all'attribuzione al Comitato Fitosanitario Nazionale del ruolo di organismo con potere decisionale».
Viene definito così nella nota del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il pacchetto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, composto da quattro schemi di decreto legislativo che consentiranno in particolare di recepire in Italia il nuovo regime fitosanitario europeo, introdotto con il regolamento 2016/2031, e di adeguare la normativa nazionale sui controlli ufficiali in materia di sanità delle piante al Regolamento UE 2017/625. (Vedi anche la voce “Testi unici in materia agricola” del comunicato generale del Consiglio dei ministri).
Questo passaggio, ha dichiarato la ministra Teresa Bellanova, «rappresenta un importante tassello di un percorso condiviso a livello nazionale e che proseguirà poi con le opportune azioni operative». «Entriamo – ha detto Bellanova - nella fase di finalizzazione di un processo iniziato diversi anni or sono con la definizione dei nuovi regolamenti europei, finalizzati a contrastare il rischio crescente di introduzione nel territorio dell'Unione europea di organismi nocivi, che possono seriamente minacciare i nostri sistemi produttivi agricoli con ripercussioni negative sulla qualità e i prezzi delle nostre derrate alimentari», ma anche i nostri ecosistemi boschivi e forestali.
«La devastazione che ha portato un batterio come la xylella o un insetto come la cimice asiatica o il tarlo asiatico del fusto presente nei nostri boschi è sotto gli occhi di tutti – ha aggiunto -. Non è possibile immaginare di bloccare il commercio internazionale o eliminare completamente gli effetti dei mutamenti climatici che favoriscono lo spostamento di microrganismi, insetti e altre specie da un continente all'altro, ma possiamo incidere con strategie preventive e di controllo efficace sul territorio nazionale. Per questo abbiamo bisogno di un sistema fitosanitario efficiente e coordinato, in grado di garantire un monitoraggio continuo e mettere in campo risposte forti ed immediate in caso di emergenza».
Le principali novità della riforma
- Per il contrasto alle emergenze si prevede l'adozione di un Piano di emergenza nazionale, con procedure e risorse finanziarie definite da mettere in campo in caso di ritrovamento di focolai di organismi nocivi in applicazione del regolamento (UE) n. 2017/625.
- Il pacchetto legislativo prevede un complessivo rafforzamento dei controlli, non solo sulle produzione interne, ma anche sulle importazioni, con adeguamento della dotazione strumentale e di personale dei posti di controllo frontalieri.
- Viene ridisegnata la rete dei laboratori nazionali di riferimento e dei laboratori ufficiali, anche in questo caso prevedendo un efficientamento delle strutture e delle risorse per eseguire gli obblighi derivanti dall'applicazione degli standard più elevati.
- La normativa include inoltre la realizzazione di un sistema informatico, interconnesso con gli altri sistemi europei, per la raccolta e la registrazione di tutti i dati e le informazioni (dati di monitoraggi, intercettazioni, certificati, informazioni su controlli ufficiali) e la ridefinizione dell'impianto sanzionatorio.
- Sul fronte della prevenzione si introduce maggiore responsabilità a carico degli operatori professionali per garantire la tracciabilità del materiale vegetale.
- Oltre al decreto legislativo relativo alla riorganizzazione del Servizio Fitosanitario Nazionale, il pacchetto include il riordino della normativa in materia di sementi, di materiali di moltiplicazione dei fruttiferi e delle piante ortive e dei materiali di moltiplicazione della vite, con adeguamento al nuovo quadro normativo europeo. Il riordino consentirà di eliminare le duplicazioni esistenti nelle procedure amministrative e nei controlli, razionalizzando l'intera sistema con indubbio beneficio per gli operatori che per l'intero sistema agricolo nazionale.
Redazione