I benefici del verde: analisi del prof. Francesco Ferrini

benefici del verde - prof. Francesco Ferrini

Contributo del prof. Ferrini, presidente del Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia, sui benefici del verde, tema da lui trattato al convegno del 7 luglio.

 
Le aree urbane e in particolar modo le grandi conurbazioni stanno diventando sempre più congestionate e inquinate e, in questo scenario, le aree verdi urbane offrono una vasta gamma di servizi ecosistemici che potrebbero aiutare a combattere molti dei problemi “urbani” e a migliorare la vita degli abitanti della città, con particolare riguardo alla salute. Se è pur vero che le aree verdi possono variare in termini di dimensioni, copertura vegetale, ricchezza delle specie, qualità ambientale, vicinanza ai trasporti pubblici, strutture e servizi, le ricerche hanno ormai ampiamente dimostrato che anche il singolo albero può apportare dei benefici nella sua area d’influenza.
I servizi ecosistemici forniti dalle aree verdi, soprattutto da quelle in cui la componente arborea è predominante, non solo sostengono l'integrità ecologica delle città, ma proteggono la salute pubblica dei cittadini filtrando l'aria, rimuovendo l'inquinamento, attenuando il rumore, riducendo l’escursione termica, limitando l’effetto battente della pioggia e favorendo l’infiltrazione graduale delle piogge. Le foreste urbane e la copertura verde sensu lato moderano anche le temperature fornendo ombra e raffreddano l’aria tramite la traspirazione, contribuendo così a ridurre il rischio di danni diretti determinati dalle elevate temperature e di disturbi e patologie correlati al caldo.
Ma all'interno delle città, gli spazi verdi non sono sempre equamente distribuiti. L'accesso è spesso fortemente stratificato sulla base del reddito, delle caratteristiche etno-razziali, dell'età, del sesso, della disabilità, ecc. Negli ultimi due decenni, l'accessibilità irregolare dello spazio verde urbano è diventata una questione di giustizia ambientale poiché la consapevolezza della sua importanza per la salute pubblica è adesso largamente riconosciuta.
Le ragioni per cui lo spazio verde è differentemente distribuito all'interno del paesaggio urbano sono varie e includono la filosofia del design del parco, la storia dello sviluppo del territorio, le idee in evoluzione sul tempo libero e la ricreazione, le storie della disuguaglianza di classe ed etnica, ecc.
Questa ingiustizia ambientale è diventata una priorità progettuale, tanto da indirizzare le strategie pianificatorie verso la trasformazione di aree marginali e/o poco utilizzate per la creazione di ulteriori spazi verdi
Per quanto riguarda l’effetto degli spazi verdi urbani sulla salute fisica e mentale, la mancanza di accesso alle aree verdi è stata collegata alla riduzione del rischio di mortalità per numerose malattie e per molte disfunzioni croniche e un gran numero di studi ha dimostrato i legami tra la vicinanza del parco e attività fisica. In genere i bambini che hanno un migliore accesso ai parchi e alle strutture ricreative sono più attivi dei bambini il cui accesso è invece limitato e la maggior parte dei risultati è simile anche per gli adulti.
Particolare attenzione si è concentrata sui legami tra parchi e sulla diffusione dell’obesità che può essere legata a fattori genetici, che probabilmente contribuiscono, ma il cui rapido aumento suggerisce che i modelli individuali di comportamento, inclusi i bassi livelli di attività fisica, influenzino in maniera sostanziale le tendenze.
Inoltre, il benessere psicologico è empiricamente legato ai parchi urbani e allo spazio verde. La fruizione di aree verdi ha dimostrato di ridurre lo stress e lo spazio verde consente ai residenti urbani di vedere e conoscere piante e animali, nonché l’opportunità di incontrare persone e ridurre i problemi di solitudine. Le visite al parco possono anche “ringiovanire” i residenti, migliorare la contemplazione e fornire un senso di pace e tranquillità.
L'attività fisica nelle aree verdi è inoltre importante per la salute mentale. Vari studi hanno mostrato che vi sono stati importanti impatti dell’attività fisica in aree verdi su diversi parametri di umore e di autostima. Altri hanno trovato collegamenti tra vari parametri legati alla salute psicologica e la presenza di spazi verdi urbani. Un ampio studio olandese ha mostrato che gli intervistati con più spazio verde nei pressi delle loro case sono stati meno influenzati da un evento stressante che ha interessato la loro vita rispetto a quelli con un limitato accesso alle aree verdi, suggerendo che gli spazi verdi riducano gli effetti di stress emotivi.
Molto interessanti, alla luce della sempre maggiore incidenza, sono le relazioni fra la presenza di aree verdi e la frequenza del diabete di tipo 2, che è di gran lunga la forma di diabete più frequente e interessa circa il 90% dei casi.
È ben noto che il diabete mellito di tipo 2 è tipico dell’età matura. La vita sedentaria, lo stress e alcune malattie ricadono nell’elenco dei fattori ambientali scatenanti. Esse impongono al pancreas un lavoro aggiuntivo poiché aumentano il fabbisogno di glucosio e quindi di insulina. Qualora il pancreas fosse indebolito da una predisposizione ereditaria al diabete, queste cause accelerano l’insorgenza del disturbo. 
Questo tipo di diabete è detto non insulino-dipendente perché l’iniezione di insulina esterna, a differenza del diabete di tipo 1, non è di vitale importanza. Può essere prevenuto da stili di vita che migliorano l'attività fisica e riducono l'obesità. Pertanto, è plausibile che l'accesso agli spazi verdi possa prevenire o ridurre il diabete promuovendo stili di vita più attivi. Studi osservazionali trasversali condotti nei Paesi Bassi, in Australia e nel Regno Unito hanno dimostrato significative associazioni tra vicinanza delle aree verdi e la riduzione della probabilità di avere diabete mellito di tipo 2. 
Infine, i parchi urbani possono anche fungere come luogo di interazione sociale e aumentare la percezione della sicurezza e dell'appartenenza e sono state, ad esempio, trovate associazioni positive tra ricchezza delle specie (quindi maggior biodiversità) e benessere psicologico. Più in generale, diversi studi ritengono che l'interazione con la natura e gli animali sia importante per lo sviluppo e il benessere di tutti, ma soprattutto dei bambini.
Le relazioni fra la presenza di aree verdi e la salute sono ormai ampiamente riconosciute, molti dei meccanismi dietro tali legami sono adesso pienamente compresi poiché le nuove tecniche di ricerca offrono nuove opportunità per studiare i meccanismi relazionali tra spazio verde e salute con una crescente sofisticazione e possono contribuire a dare forza di prova scientifica alle informazioni da trasmettere sia a coloro che sovrintendono le politiche pianificatorie, sia ai cittadini. 
Con tutti i benefici per la salute e il benessere offerti, le argomentazioni sulla necessità di aumentare gli investimenti nelle infrastrutture verdi continueranno a crescere. E, vista l'opportunità di aiutare le persone a vivere una vita più lunga e più sana, è sicuramente un investimento che vale la pena fare in quanto contribuisce anche alla crescita economica di un paese (minor spesa sanitaria) e alla ricchezza del singolo che, godendo di miglior salute, può investire denaro in altre attività.
 
Francesco Ferrini
Prof. di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree dell’Università di Firenze 

Presidente del Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale di Pistoia