Giornate SOI 2023: ortoflorofrutticoltura per la transizione ecologica

Dal 21 al 23 giugno 2023 all’Università di Torino le Giornate Scientifiche della Società d’Ortoflorofrutticoltura Italiana. Meglio iscriversi entro il 30 marzo.

L’uso sostenibile delle risorse nel processo produttivo, la qualità delle produzioni, la multifunzionalità del settore orto-floro-frutticolo: tutti argomenti di grande interesse anche per la loro trasversalità.
Sono queste le tematiche al centro della 14^ edizione delle “Giornate Scientifiche SOI”, organizzata a Torino il 21-23 giugno 2023 dalla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana e dal Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino presso il Campus Luigi Einaudi, ideato e progettato dal celebre architetto Norman Foster. Un appuntamento di alto livello scientifico e tecnico, intitolato “L’ortoflorofrutticoltura per la transizione ecologica”, che riguarderà «ampi settori dell’agricoltura che includono le colture arboree da frutto e da legno, le specie ortive, le colture floricole, le piante ornamentali, il vivaismo, la gestione del paesaggio e la tutela degli spazi a verde».
Il programma delle Giornate Scientifiche SOI 2023 sarà articolato in sessioni tematiche e workshops e sarà valorizzato dalla presenza di keynote speakers. Previsto ampio spazio per i Gruppi di Lavoro SOI. In calendario anche delle visite tecniche per conoscere le eccellenze del territorio. Saranno premiati i migliori lavori di giovani ricercatori e dottorandi.
La scadenza delle iscrizioni con quota ridotta è il 30 marzo 2023. Ulteriori informazioni sull’evento qua

I temi al centro del programma
- Favorire la resilienza dei sistemi agricoli e il presidio del territorio, contribuendo alla lotta al cambiamento climatico, alla protezione del suolo e dell’ambiente;
- Favorire il riequilibrio agroambientale e il potenziale di produzione di beni e servizi dei diversi territori riducendo l’utilizzo di fattori produttivi e aumentando l’efficienza d’uso dell’acqua, dei nutrienti e dell’energia;
- Migliorare la qualità e la salubrità delle produzioni agroalimentari e contribuire al benessere della popolazione e dell’ambiente nella logica “One Health”;
- Sviluppare soluzioni e modelli produttivi e gestionali diversificati in relazione alle peculiarità del territorio agricolo italiano;
- Acquisire e valorizzare la conoscenza sul patrimonio di agrobiodiversità dell’Italia per utilizzi che vanno dalle filiere corte e tipiche, ai settori food&health fino alle biotecnologie;
- Garantire la sostenibilità economica di processi di sviluppo in grado di coniugare competitività delle produzioni con sostenibilità ambientale e sociale, riducendo il divario tra aree urbane e rurali, interne e di montagna;
- Valorizzare i servizi ecosistemici (paesaggistici, di salvaguardia idrogeologica, di mantenimento dei cultural heritages e della biodiversità, di contrasto al cambiamento climatico);
- Nuovi sistemi produttivi in risposta alla pandemia.

Redazione