Jacqueline Osty: l'arte di integrare paesaggio urbano e natura
Jacqueline Osty, paesaggista di fama internazionale, è nata in Marocco e si è formata a Parigi, rivoluzionando il concetto di paesaggio urbano. Grazie alla sua doppia formazione in architettura e paesaggio, Osty ha saputo creare spazi urbani che armonizzano natura e città, guadagnandosi prestigiosi riconoscimenti nel corso della sua carriera.
Cresciuta a Casablanca, Osty ha vissuto immersa in un ambiente che combinava modernità urbana e patrimonio naturale, influenzando profondamente il suo approccio al paesaggio. Trasferitasi a Parigi per studiare architettura all'École des beaux-arts e successivamente paesaggio all'École du paysage di Versailles, ha sviluppato una visione unica del "fare città" attraverso il paesaggio. Uno dei suoi progetti più celebri è il parco Saint-Pierre ad Amiens. Situato vicino agli orti della Somme, il parco rappresenta una fusione tra città e campagna, creando un dialogo tra paesaggio urbano e naturale. Questo progetto le ha valso il Premio dell'urbanistica nel 1994 e il Premio del paesaggio nel 2005, consolidando la sua reputazione come una delle principali paesaggiste europee. Il parco Saint-Pierre è stato concepito per riflettere la dualità del sito: da un lato, la città di Amiens e, dall'altro, il paesaggio agricolo degli hortillonnages. Osty ha disegnato un parco che funge da "cucitura" tra questi due mondi, sfruttando l'agricoltura orticola locale e trasformando il parco in un mosaico di lotti che sembrano galleggiare sull'acqua. Questo approccio ha migliorato la qualità della vita urbana, preservando e valorizzando il patrimonio agricolo della regione. La capacità di Osty di "cucire e tessere" la città è evidente anche in altri suoi progetti.
A Rennes, ha collaborato con l'architetto Loïc Josse per creare il quartiere Beauregard, una "città bocage" che integra spazi verdi e architettura in un'armonia visiva e funzionale. Un altro esempio significativo è il quartiere Baud-Chardonnet a Rennes, progettato con Bernard Reichen, che si sviluppa lungo il fiume e crea una "città al bordo dell'acqua". In entrambi i progetti, Osty ha dimostrato come il paesaggio possa diventare un elemento centrale della pianificazione urbana, contribuendo a creare spazi vivibili e sostenibili. L'atelier Jacqueline Osty et Associés, fondato da Osty, lavora attualmente su diversi progetti ambiziosi, tra cui una nuova fase di sviluppo dell'Île de Nantes. Questo progetto rappresenta una sfida significativa, richiedendo un'approfondita comprensione delle dinamiche urbane e un'abilità unica nel conciliare esigenze diverse e talvolta contrastanti. Due progetti parigini hanno avuto un impatto particolare sul suo percorso professionale: il parco Clichy-Batignolles e il parco zoologico del Bois de Vincennes. Il parco Clichy-Batignolles è stato creato con un forte accento sulla sostenibilità, utilizzando tecniche innovative per promuovere un paesaggio urbano funzionale ed ecologicamente responsabile. Il parco zoologico del Bois de Vincennes, invece, è stato concepito come una serie di "citazioni" di paesaggi naturali lontani, creando un ambiente in cui la natura esotica e gli animali selvatici possono essere ammirati dai visitatori. Un altro progetto significativo di Osty è l'ampliamento dell'ecomquartiere Flaubert a Rouen, che include la promenade dei quai che ha vinto il Premio del paesaggio nel 2018. Questo progetto mira a creare un nuovo tessuto urbano connesso all'esistente, realizzando nuovi spazi pubblici lungo il fiume e all'interno del quartiere stesso, creando un "grande paesaggio" che valorizza la geografia eccezionale della valle della Senna, promuovendo una gestione ecologica degli spazi pubblici.
Dal 2018, i progetti dell'atelier di Osty testimoniano una crescente domanda di natura nelle città. Interventi come la piazza Feydeau-Commerce a Nantes e la piazza Pradel-Tolozan, caratterizzati da una forte componente verde, promuovono biodiversità e interazione sociale. Un esempio significativo è il progetto delle Promenades de Reims, dove un'area destinata al traffico automobilistico è stata trasformata in un paesaggio di sottobosco aperto a nuovi usi. Un altro esempio è il recente concorso vinto a Angers per la riqualificazione di due piazze storiche, trasformate in spazi verdi fruibili dai cittadini. Osty si è sempre interrogata su cosa significhi essere un paesaggista e un urbanista. Questa riflessione ha guidato la sua carriera, portandola a sviluppare un approccio unico alla progettazione urbana che combina estetica, funzionalità e sostenibilità. Il suo lavoro non si limita a creare spazi verdi, ma cerca di tessere un legame profondo tra paesaggio e vita urbana, creando città belle, vivibili e sostenibili. La sua esperienza dimostra come la progettazione del paesaggio possa influenzare positivamente la qualità della vita urbana, rispettando l'ambiente e promuovendo il benessere dei cittadini. Il contributo di Osty alla paesaggistica urbana è inestimabile e continua a ispirare nuove generazioni di paesaggisti e urbanisti.
Il Paesaggista è una rubrica curata da Anne Claire Budin