Sette aspiranti sommelier premiate con borse di studio Donne del Vino-AIS
Decise le borse di studio per il progetto "Essenze di Vite" lanciato a Vinitaly 2024, volto a formare sette promettenti aspiranti sommelier in memoria di Donatella Briosi e Marisa Leo.
Sono state selezionate e annunnciate il 2 ottobre in comune a Prato, sette giovani studentesse provenienti da diverse regioni italiane per prendere parte al progetto "Essenze di Vite". Questa iniziativa, presentata a Vinitaly 2024 e frutto della collaborazione tra l'Associazione Nazionale Le Donne del Vino e l'Associazione Italiana Sommelier (AIS), offrirà loro una formazione completa per diventare sommelier, attraverso i tre livelli del corso ufficiale dell'AIS. Il progetto si configura come una straordinaria opportunità di crescita personale e professionale per giovani appassionate del mondo del vino, grazie anche al coinvolgimento di istituti alberghieri e turistici italiani che hanno segnalato le candidate più meritevoli. Le borse di studio, assegnate a Enza Cipolletta (Campania), Maria Cavanna (Emilia Romagna), Laura Brunettin (Friuli Venezia Giulia), Michela Alfano (Piemonte), Aurora Mela (Puglia), Alessia Bivona (Sicilia) e Marisa Ponzecchi (Toscana), rappresentano una concreta opportunità per queste giovani di affermarsi in un settore in crescita, ma dove la rappresentanza femminile è ancora limitata ai vertici. L'iniziativa vuole onorare il ricordo di Donatella Briosi e Marisa Leo, due socie de Le Donne del Vino tragicamente scomparse, che avevano fatto della loro passione per il vino una professione. Daniela Mastroberardino, presidente dell'Associazione Nazionale Le Donne del Vino, ha sottolineato come "Essenze di Vite" rappresenti un’opportunità unica per le giovani donne di accedere a una formazione di alto livello e di contribuire alla crescita della rappresentanza femminile tra i sommelier. "In Italia, solo il 30% dei sommelier sono donne, e la presenza femminile è ancora più ridotta nei ruoli apicali del settore", ha dichiarato Mastroberardino. "Con questo progetto, miriamo a dare voce e spazio a nuove professionalità in un settore che ha bisogno di diversità e di eccellenza". Sandro Camilli, presidente nazionale AIS, ha elogiato la collaborazione con Le Donne del Vino, evidenziando l'importanza di formare giovani talenti femminili e di supportare la loro crescita professionale. Camilli ha inoltre sottolineato come il numero di donne alla guida di aziende vitivinicole in Italia sia incoraggiante, con il 25% del totale, ma ha auspicato un'ulteriore crescita, resa possibile anche grazie a iniziative come "Essenze di Vite". Chi sono le sette aspiranti sommelier? Enza Cipolletta, Maria Cavanna, Laura Brunettin, Michela Alfano, Aurora Mela, Alessia Bivona e Marisa Ponzecchi, si legge nella notqa stampa, che si distinguono per il loro impegno scolastico, le esperienze professionali pregresse e la passione per il mondo enogastronomico. Ognuna di loro ha un background formativo che spazia dagli studi alberghieri alla laurea in lingue, ma condividono tutte un comune obiettivo: trasformare la loro passione per il vino in una carriera. La selezione è stata basata su criteri di merito, tra cui eccellenti risultati scolastici e una forte motivazione. Le borse di studio copriranno l’intero percorso di formazione AIS, un’opportunità che non solo apre le porte a una carriera da sommelier, ma anche a ruoli di responsabilità nel mondo dell’enologia e della ristorazione di alto livello. Sommelières: numeri e prospettive In Italia, solo il 30% dei sommelier sono donne, ma la loro presenza nel settore è in costante crescita da decenni. Tuttavia, poche donne raggiungono i ruoli di vertice, come sommelier in ristoranti di prestigio o a capo di aziende vinicole. Secondo dati dell'Università Bocconi, tra il 1981 e il 2011 l’occupazione femminile nel settore è aumentata dal 29,6% al 41,7%. Progetti come "Essenze di Vite" sono fondamentali per continuare a promuovere la diversità e l’inclusione in un settore in continua espansione. I supporter dell'iniziativa auspicano che il ruolo delle donne nel mondo del vino diventi sempre più centrale, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale.
Redazione