In Toscana 20 milioni di euro a sostegno del settore vino

La Regione Toscana aiuta il settore del vino con 9 mln per ammodernare le cantine e 11 mln per la promozione nei Paesi non europei. Saccardi: “un momento duro”.


Risorse europee per oltre 20 milioni di euro destinate sia ad ammodernare le cantine attraverso investimenti per la riqualificazione delle strutture di trasformazione e stoccaggio del prodotto (9 milioni), sia ad azioni e campagne per la promozione del vino toscano nel mondo (oltre 11 milioni).
Le mette a disposizione dei propri imprenditori del settore del vino la Regione Toscana attraverso due recenti bandi il cui «effetto combinato», come ha dichiarato nei giorni scorsi l’assessora regionale all’agroalimentare Stefania Saccardi, «da una parte migliora il processo di produzione del vino in cantina attraverso il rafforzamento delle dotazioni aziendali, dall'altra sostiene le iniziative di internazionalizzazione delle imprese attraverso gli aiuti per la promozione verso i Paesi extra europei e i Paesi emergenti, che rappresentano nuove frontiere da conquistare e possibili nuovi sbocchi di mercato». «In un momento così duro per tutto il settore agricolo – ha spiegato l’assessora Saccardi – crisi energetica, caro-materie prime e siccità stanno mettendo a dura prova le aziende, per cui è ancora più importante il nostro intervento per aiutare chi vuol comunque continuare a migliorare la qualità del prodotto toscano ed a farla conoscere ed apprezzare nel mondo». 

Bando ‘Investimenti’
Il bando, approvato da Artea (Agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura) il 4 luglio, ha un valore complessivo di 9 milioni di euro e seleziona progetti finalizzati a rafforzare le dotazioni delle cantine aziendali e per migliorare il rendimento globale delle imprese trasformatrici di uva, per l’adeguamento alla domanda di mercato ed ottenere una maggiore competitività. In particolare, saranno ammessi a finanziamento investimenti per macchine, impianti ed attrezzature (compresi software) collegati direttamente o indirettamente alla trasformazione delle uve da vino, all’imbottigliamento, alla conservazione e all’immagazzinamento del vino; strumentazione per l’analisi dei parametri fisico/chimici dei prodotti lavorati e per il monitoraggio della qualità igienico-sanitaria e nutrizionale dei prodotti; le spese tecniche e di progettazione.
Le domande dovranno essere presentate sulla piattaforma Artea dal 1° agosto e fino al 15 novembre 2022. La graduatoria di finanziamento verrà emessa non oltre il 1° dicembre 2022. I contributi saranno erogati entro il 15 ottobre 2023. Il finanziamento sarà pari al 40% della spesa effettivamente sostenuta (IVA esclusa) per micro, piccole o medie imprese; pari al 20% per imprese intermedie (meno di 750 dipendenti o fatturato annuo inferiore ai 200 milioni di euro); pari al 19% se a far domanda è una grande impresa (con più di 750 dipendenti o fatturato annuo superiore ai 200 milioni di euro). L’importo minimo di spesa ammissibile per ciascuna domanda è pari a 12.500 euro, quello massimo è pari a 250.000 euro, a prescindere dall’importo totale del progetto presentato.
Il bando, spiega ancora una nota della Regione, prevede una serie di premialità, con punteggio maggiore attribuito, ad esempio, ad investimenti con effetti positivi in termini di risparmio energetico e sostenibilità ambientale, alle imprese condotte da giovani agricoltori (età tra i 18 e i 40 anni), ad imprese localizzate in zone ritenute ‘svantaggiate’, oppure in aree con alto valore paesaggistico o ricadenti in terreni confiscati alla criminalità organizzata. 

Bando ‘Promozione’
Le aziende del settore vitivinicolo interessate a far conoscere e promuovere il vino toscano nei Paesi non europei avranno tempo dalle ore 9 di venerdì 8 luglio alle ore 13 di giovedì 11 agosto 2022 per presentare domanda relativamente alla “Misura della promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi", inserita anch’essa nel programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo e prevista dalla Organizzazione Comune di Mercato (OCM). Il bando ha un valore complessivo di 11,351 milioni di euro, di cui circa 3 milioni prioritariamente destinati al pagamento dei saldi dei progetti relativi alle precedenti campagne. Le imprese interessate potranno presentare un proprio progetto di promozione e richiedere fino al 50% delle spese sostenute. Il contributo non sarà cumulabile con altri aiuti pubblici, ma lo stesso soggetto potrà partecipare a più progetti, purché siano rivolti a Paesi terzi o mercati di Paesi terzi diversi. Le domande dovranno pervenire alla Regione Toscana tramite il sito di Sviluppo Toscana S.p.A.
Al bando potranno partecipare le organizzazioni professionali ed interprofessionali, le organizzazioni di produttori di vino o loro associazioni di organizzazioni di produttori di vino, i consorzi di tutela, le imprese di produttori singole o associate, i soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli (ad esclusione delle amministrazioni come Regioni, Province Autonome e Comuni), le associazioni (anche temporanee) di imprese, i consorzi, le federazioni e le società cooperative e le reti di impresa.
Il limite massimo di contributo pubblico per ciascun progetto non potrà superare i 600.000 euro, il contributo minimo non potrà essere inferiore a 60.000 per progetti destinati ad un solo Paese ed a 20.000 per Paese qualora il progetto sia destinato a due o più realtà. Sono previsti limiti inferiori nel caso in cui il progetto sia rivolto a Paesi emergenti. I progetti dovranno iniziare il 1° gennaio 2023 e concludersi entro il 30 giugno 2023 (o entro il 15 ottobre 2023 se si sceglie la formula dell'anticipo).
Saranno ammesse a finanziamento le azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell'Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente; la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; le campagne di informazione (in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica); gli studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione intraprese. 

Redazione