Scatta il piano emergenza Anti-Xylella dopo il ritrovamento in Toscana
La linea d’intervento del ministro Centinaio prevede una task force con i maggiori esperti in materia e si incentra su contenimento, programma di monitoraggi e ispezioni; rafforzamento di ricerca e riconversioni con varietà resistenti; oltre ad un elenco di sostegni alle imprese olivicole e vivaistiche che ha una dote finanziaria di 100 milioni di euro.
La scoperta sul Monte Argentario ha di fatto accelerato il piano d’intervento trasformandolo in un decreto di massima urgenza. Il ceppo scoperto sul monte Argentario risulta della varietà Multiplex ed ha attaccato 13 ginestre, 11 poligala mirtifolia, tre mandorli, due calicotome, un rosmarino, una lavanda, un cisto e un eleagno. Quindi nessun olivo risulta infettato ed il servizio Fitosanitario di Regione Toscana fa sapere che particolare attenzione è stata posta nell’analisi delle piante di olivo in zona, dove è stato aumentato il numero di piante campionato e sulle quali nessun contagio è stato rilevato.
Quindi è stato delinato un'intervento importante contro la Xylella fastidiosa come richiesto ormai da tempo. Questo quanto emerso dall’audizione, proprio sul dossier Xylella, tenuta il 19 dicembre alla Camera dal ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio. Una linea d’intervento che ha subito un'accelerazione e maggiore spessore con la costituzione di un gruppo di lavoro (nel quale sono rappresentate tutte le istituzioni coinvolte e la cui responsabilità è stata affidata al capo di gabinetto dello stesso ministro, Luigi Fiorentino) e che ha, nei dettagli, un nuovo approfondito programma d'intervento. «Programma di intervento – ha spiegato il ministro Centinaio – che intendo sottoporre all'attenzione della Commissione Ue, del Parlamento e della Conferenza Stato regioni anche perché le azioni da attuare riguardano l'intero territorio nazionale e il recente ritrovamento della Xylella sul Monte Argentario ne è purtroppo un'ulteriore testimonianza».
Importante anche il budget finanziario messo a disposizione del piano: oltre 100 milioni di euro (48,3 dal Psr Puglia, 30 dal Fondo di coesione sociale, 13 dalla legge di Bilancio, 5 da Ismea e 4,3 dal bilancio della Regione Puglia). In dettaglio, la finalizzazione delle risorse del Fondo di coesione sociale, verrà predisposta mediante un protocollo d'intesa tra ministro delle Politiche agricole e Presidente della Regione Puglia.
Il gruppo di lavoro costituito dal ministro Centinaio si è attivato dopo una serie di auditing con i vari portatori d’interesse coinvolti nell'emergenza Xylella che hanno fatto scaturire un nuovo programma di intervento in considerazione che i dati disponibili, dimostrano che l'espansione dell'infezione è giunta fino ai comuni a Sud di Bari «il che – ha detto Centinaio – rende indispensabile una più incisiva azione pubblica coordinata tra le varie istituzioni coinvolte. La Xylella ha modificato profondamente la filiera olivicola pugliese in termini economici, spaziali e tecnico agronomici. E quindi l'intervento organico deve essere indirizzato ad assicurare la sopravvivenza del settore e lo sviluppo del territorio».
Il nuovo piano d’azione mira a individuare una politica organica per contrastare l'espansione della Xylella mettendo in atto ogni azione necessaria al ripristino e al rilancio della coltura olivicola e dell'economia agricola del territorio.
«Innanzitutto per contrastare la gravità dell'epidemia in atto – ha spiegato Centinaio - e limitare l'enorme rischio potenziale di espansione in altre regioni del Paese (e conseguentemente la responsabilità verso terzi), dei danni già prodotti o imminenti sul territorio, bisogna attuare l'inevitabile e necessaria applicazione delle misure di contenimento e intervenendo più tempestivamente ed in modo più efficace di quanto fatto sinora. Un intervento che deve essere attuato mediante uno stretto ed efficace coordinamento delle istituzioni/forze/enti chiamati a gestire le azioni di contrasto sul territorio. In questa ottica occorre incrementare le risorse finanziarie necessarie reperendo finanziamenti aggiuntivi attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione, e il bilancio dell'Unione europea, oltre a potenziare le sinergie con i fondi già impiegati dalla Regione Puglia».
Nel concreto il piano dovrà puntare sulla lotta ai vettori ed al rafforzamento del piano di monitoraggio mediante un programma di ispezioni e campionamenti sia in zone colpite che in quelle indenni. Inoltre, tale attività di monitoraggio, non può prescindere da un potenziamento della rete di laboratori di analisi certificati sul territorio nazionale. Il piano di monitoraggio ed il programma d'ispezioni e campionamenti dovranno includere anche le strutture vivaistiche.
Dell’azione d'urto attuata dal ministro Centinaio, un ruolo determinate verrà affidato alla ricerca che dovrà studiare l'epidemia ed individuare strade per ricostituire il paesaggio con misure ad hoc per la salvaguardia degli ulivi monumentali delle aree infette. Trovare soluzioni per il vivaismo con colture alternative sia in chiave produttiva che paesaggistiche. Prioritario è il ripristino del potenziale produttivo da effettuarsi in particolare con le varietà resistenti con dei sostegni alla riconversione verso cultivar di olivo resistenti. Ovviamente un ruolo chiave avranno anche i sostegni alle aziende danneggiate. «Un sostegno al reddito – ha aggiunto il ministro – che riguarderà le aziende in fase di transizione verso i nuovi impianti. Aiuto che avverrà attraverso la decontribuzione sui costi previdenziali, la sospensione per uno o più anni delle rate dei mutui e l'attivazione del Fondo garanzie Ismea per favorire l'accesso al credito. Un sostegno specifico verrà poi messo a disposizione delle aziende vivaistiche».
Redazione