Puglia: Piano d’azione per contrastare la Xylella - biennio 2023-24

Pubblicato dalla Regione Puglia il Piano d’azione per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa nel biennio 2023-24: la presentazione di Italia Olivicola.

«Assicurare continuità nello svolgimento delle attività di contrasto alla diffusione della Xylella». Così viene sintetizzato nella nota pubblicata ieri sul proprio sito web da Italia Olivicola lo scopo del “Piano d’azione per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa (Well et al.) in Puglia - biennio 2023-2024” che è stato deliberato il 12 dicembre scorso dalla Regione Puglia e pubblicato il 27 dicembre nel numero 139 del suo Bollettino Ufficiale. Un piano che ovviamente, chiosa Italia Olivicola, «potrà essere oggetto di modifica da parte dell’Osservatorio Fitosanitario regionale sulla base dei risultati dell’attività di sorveglianza e della valutazione del rischio fitosanitario o di eventuali modifiche normative che dovessero sopraggiungere».
In che cosa consiste? Come spiegato nella nota, nel Piano sono specificati gli obiettivi e azioni del piano e l’attività di sorveglianza fitosanitaria. E quest’ultima «è programmata sulla base delle “Guidelines for statistically sound and risk-based surveys of Xylella fastidiosa” [Linee guida per indagini statisticamente valide e basate sul rischio di Xylella fastidiosandr] dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e delle conoscenze acquisite negli anni precedenti. In particolare, le indagini sono eseguite dall’Osservatorio e da soggetti delegati ai sensi del Reg. (UE) 2017/625 e si svolgono in pieno campo e nei vivai, nei centri per il giardinaggio e/o nei centri di vendita, nelle aree naturali e in altri luoghi pertinenti. Le indagini consistono nel prelievo di campioni e nella realizzazione di prove sulle piante da impianto».
L’obiettivo generale del piano, continua la nota di Italia Olivicola, è «anticipare l’evoluzione della malattia evitando di disperdere energie nelle aree dove ormai non è più possibile eradicare l’organismo nocivo».
Le azioni sono molteplici e comprendono:
– sorveglianza nelle aree delimitate;
– sorveglianza nell’area indenne;
– sorveglianza a seguito di rinvenimento di pianta infetta;
– rimozione delle piante:
– misure di eradicazione;
– misure di contenimento;
– monitoraggio dei vettori;
– strategia di controllo dei vettori;
– controlli ufficiali:  nei vivai; nel punto di controllo frontaliero; sulla movimentazione delle specie specificate anche in porti e aeroporti; sull’applicazione delle misure fitosanitarie obbligatorie di controllo dei vettori;
– comunicazione;
– ricerca e collaudo delle innovazioni.
«L’ampiezza della zona potenzialmente infetta da considerare intorno alla fonte di infezione – viene inoltre sottolineato - varia in funzione del tempo trascorso dall'ultima indagine di rilevamento e dalla velocità di diffusione della malattia (Gruppo EFSA PLH, 2019). Nella programmazione delle aree da sottoporre a sorveglianza, si tiene conto anche della tipologia di infezione, cioè se singola o multipla e della necessità di individuare ulteriori 400 m attorno alla zona infetta dove ha avuto inizio l’attività di sorveglianza».
La delibera del Piano è consultabile qua.

Redazione