Olivo-Olio: previsioni incerte per la campagna, produzione in calo e saldo commerciale negativo

Olivo-Olio: Previsioni incerte per la campagna, produzione in calo e saldo commerciale negativo

All'evento di Confagricoltura e Costa d'Oro, ISMEA ha evidenziato le criticità del settore olivicolo italiano, con una produzione in calo e una bilancia commerciale costantemente negativa, a causa dell'eccessiva dipendenza dalle importazioni per soddisfare la domanda interna e le esportazioni.

 

Durante l’incontro del 11 settembre 2024, tenutosi a Roma presso Palazzo della Valle, ISMEA ha fornito un quadro dettagliato della situazione attuale del settore olivicolo italiano, sottolineando diverse criticità strutturali che influenzeranno la campagna 2024/25. I dati mostrano chiaramente come la produzione italiana di olio di oliva sia soggetta a un’eccessiva variabilità, influenzata dai cambiamenti climatici e dalle sfide del mercato globale. Sebbene negli ultimi quattro anni questa variabilità sia risultata meno accentuata rispetto al passato, il trend di lungo periodo rimane negativo. La produzione italiana, tradizionalmente insufficiente a soddisfare il consumo interno, ha reso necessarie le importazioni per coprire non solo il fabbisogno nazionale ma anche le esportazioni. Questa situazione ha generato un saldo della bilancia commerciale strutturalmente negativo, sia in termini di volume che di valore, con poche eccezioni, come quella del 2020. Le esportazioni italiane, nonostante il prestigio del marchio Made in Italy, non riescono a compensare il deficit causato dalle importazioni, e la concorrenza della Spagna, che ha saputo innovare con varietà precoci e meccanizzabili, continua a erodere quote di mercato. Il settore, pur vantando un patrimonio genetico di oltre 500 varietà, non è riuscito a sviluppare nuove varietà che rispondano efficacemente alle sfide produttive e climatiche, mentre la Spagna ha guidato l'innovazione nel settore con un vantaggio ormai consolidato.

Andrea Vitali