Giornata dell’olivo con l’olio italiano in affanno. Ma volerà con gli astronauti

Giornata dell'olivo

La FNP “Olivicoltura” di Confagricoltura ha scattato alla vigilia della Giornata mondiale dell’olivo una fotografia a tinte scure della filiera italiana in questa campagna olearia: produzione a sole 315 mila tonnellate, prezzi in calo con punte ribassiste di 3,5 € al kg. Confagricoltura chiede ammodernamento degli impianti olivicoli e della logistica. Il 26 novembre ASI, CREA, Coldiretti e Unaprol hanno annunciato il lancio con gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale fra cui la Cristoforetti di una selezione di 4 oli italiani extravergini destinati sia ai loro pasti che a un esperimento sugli effetti della permanenza nello spazio. Anche Granieri e Prandini chiedono nuovi uliveti, impianti di irrigazione e meccanizzazione.  


Olio d’oliva al centro dell’attenzione venerdì 26 novembre scorso, “Giornata mondiale dell’olivo 2021”. Albero che rappresenta una cultura antica, come osserva Confagricoltura, caratterizza il paesaggio ed è simbolo di pace e tratto comune dei popoli del Mediterraneo. 
Alla vigilia della ricorrenza si è riunita a Roma la Federazione Nazionale di Prodotto (FNP) “Olivicoltura” di Confagricoltura per fare il punto sulla filiera italiana dell’olio di oliva e sulle difficoltà dei produttori di diverse aree vocate del Paese. Mentre il giorno dopo è stato annunciato che l’olio extravergine d’oliva made in Italy volerà nello spazio con gli astronauti il prossimo anno grazie a un accordo fra CREA, ASI – Agenzia Spaziale Italiana, Coldiretti e Unaprol per valorizzare questo «patrimonio nazionale».  
La fotografia del settore scattata dalla FNP Olivicoltura di Confagricoltura è a tinte scure: si parla di «Italia dell’olio in affanno»; con regioni vocate alla produzione olivicola come la Puglia e la Calabria che registrano scambi a prezzi molto bassi, con punte ribassiste di 3,5 euro al chilogrammo. La campagna olivicola-olearia in corso è stimata in 315 mila tonnellate, molto al di sotto delle medie produttive degli anni 2000-2010, che si attestavano oltre 500 mila tonnellate.
Per Confagricoltura il settore ha bisogno di interventi e fondi specifici che consentano ai produttori di avere accesso a misure per l’ammodernamento delle strutture produttive e per lo sviluppo di nuovi ed efficienti sistemi di logistica. Servono ricerca, innovazione e risorse adeguate per favorire onerosi investimenti; ed anche per avviare incisive politiche di promozione per valorizzare, verso i consumatori, il prodotto italiano di qualità. A preoccupare Confagricoltura c’è anche la nuova Pac che, per il settore olivicolo, prevede un consistente taglio dei pagamenti comunitari oggi destinati ai produttori e regole stringenti per l’accesso ai fondi nei programmi operativi. 
Il settore, ricorda Confagricoltura, è composto da 646.326 aziende olivicole che con i loro oliveti occupano una superficie di 1,2 milioni di ettari. I frantoi attivi sono 4.475 e le attività industriali legate al comparto sono 220. Le regioni che trainano la produzione sono la Puglia (49%), la Calabria (14%) e la Sicilia (11%). Nel 2020 il fatturato del settore oleario è stato di 3.3 miliardi di euro. Vedi sotto le tabelle del Centro Studi di Confagricoltura con i dati regionali e dell’export.


Olio extravergine di oliva nello spazio
Riguardo al lancio dell’olio di oliva made in Italy nello spazio quale “bonus food” degli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, annunciato da Crea e Coldiretti e ASI nella Giornata mondiale dell’olivo e che si svolgerà nella primavera del 2022, si tratta di un progetto che vuole valorizzare un patrimonio dell’export nazionale e della Dieta Mediterranea messo a rischio dal batterio della Xylella fastidiosa e dalle etichette a colori Nutriscore. Si tratta di una selezione di quattro oli extravergini italiani di altissima qualità provenienti da diverse regioni e ottenuti ciascuno da una singola tipologia di olive, in rappresentanza delle 533 varietà che rendono unico il nostro Paese. Parte degli oli sarà destinata ai pasti dell’equipaggio delle Expedition 67/68, di cui è parte l’astronauta di nazionalità italiana del corpo astronauti dell’Esa, Samantha Cristoforetti. Gli extravergini selezionati sono accomunati da un alto contenuto in antiossidanti naturali, essenziali per chi, come gli astronauti, è sottoposto a condizioni di intenso stress psico-fisico. Ma alcuni campioni di olio saranno protagonisti di un inedito esperimento sugli effetti della permanenza nello spazio su questo importante alimento.
Secondo il direttore generale del Crea, Stefano Vaccari: «l’olivicoltura ha bisogno di ricerca e innovazione: il CREA sta investendo fortemente per fornire soluzioni che rendano sempre più competitivo e apprezzato l’olio extravergine di oliva italiano. L’Accordo tra CREA, ASI, Coldiretti e Unaprol è scientificamente molto importante per verificare la conservabilità e la gradevolezza dell’olio extravergine d’oliva in determinate condizioni e per confermare le straordinarie proprietà organolettiche dell’olio stesso. Il progetto verrà seguito dal Centro CREA OFA, sede di Rende, in Calabria, che già si è distinto per il recentissimo completamento della mappatura genomica del cultivar Leccino».
Grazie anche a numerosi studi scientifici sugli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva, sostiene Coldiretti, i consumi mondiali sono raddoppiati in 30 anni, con l’Italia che vanta il maggior numero di oli extravergine a denominazione in Europa (43 Dop e 4 Igp) e una produzione nazionale di oltre 300 milioni di chili nel 2021 grazie a una filiera che conta oltre 400 mila aziende agricole specializzate. L’Italia, con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili consumati, è seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. Purtroppo negli ultimi 30 anni l’Italia ha perso il 46% del proprio potenziale produttivo a causa del clima pazzo, che ha alterato l’ecosistema tradizionale, ma anche dell’abbandono degli uliveti.
Per conservare il primato qualitativo dell’olio di oliva italiano e sostenere la produzione nazionale di extravergine, secondo il presidente di Unaprol David Granieri e il presidente di Coldiretti Ettore Prandini è necessaria «la realizzazione di nuovi uliveti, di impianti di irrigazione e costruzione di pozzi o laghetti, anche in maniera consorziata, favorendo la raccolta meccanizzata delle olive con macchinari che riducano i tempi e costi di raccolta».

Redazione

TABELLE

SUPERFICIE OLIVETATA IN ITALIA 2021

 

% superficie

 

  Piemonte

0,01%

 

  Liguria

1,38%

 

  Lombardia

0,21%

 

  Trentino Alto Adige

0,03%

 

  Veneto

0,46%

 

  Friuli-Venezia Giulia

0,02%

 

  Emilia-Romagna

0,37%

 

  Toscana

7,79%

 

  Umbria

2,33%

 

  Marche

0,82%

 

  Lazio

7,11%

 

  Abruzzo

3,60%

 

  Molise

1,23%

 

  Campania

6,49%

 

  Puglia

32,74%

 

  Basilicata

2,28%

 

  Calabria

15,82%

 

  Sicilia

13,84%

 

  Sardegna

3,48%

 
     

Fonte: Centro Sudi Confagricoltura (elaborazione dati Istat)


EXPORT OLEARIO 2020

 Fonte: Centro Sudi Confagricoltura (elaborazione dati Istat)