Coldiretti: boschi italiani a rischio tra record di superfice e abbandono

Il 40% del territorio nazionale è bosco, ma servono interventi urgenti contro incendi, clima e parassiti alieni.

In occasione della Giornata nazionale degli alberi, celebrata il 21 novembre, emerge un dato significativo: i boschi italiani coprono oggi una superficie record di quasi 120mila chilometri quadrati, equivalente al 40% del territorio nazionale. Liguria, Trentino-Alto Adige e Sardegna guidano le regioni con la maggiore copertura boschiva, ma la crescita quantitativa non è accompagnata da una gestione adeguata. Solo due terzi delle foreste italiane vengono curati con operazioni colturali, lasciando un terzo del patrimonio in stato di abbandono, con gravi conseguenze ambientali ed economiche.

La minaccia degli incendi e dei cambiamenti climatici

I boschi abbandonati sono particolarmente vulnerabili agli incendi, che ogni anno devastano centinaia di ettari, causando danni incalcolabili. A ciò si aggiungono gli effetti del cambiamento climatico, che intensifica fenomeni estremi come siccità, alluvioni e tempeste. Emblematico il caso della tempesta Vaia, che ha dimostrato quanto eventi di questo tipo possano mettere in ginocchio interi ecosistemi forestali.

Lotta ai parassiti alieni e tutela della biodiversità

Un'altra grave minaccia è rappresentata dai parassiti alieni, insetti introdotti dall’estero che stanno alterando gli equilibri ecologici e minacciando specie autoctone. La biodiversità forestale, fondamentale per la salute ambientale e per la resilienza agli impatti climatici, è in pericolo senza un’azione coordinata di monitoraggio e intervento.

Sottoutilizzo economico e necessità di nuove strategie

Dal punto di vista economico, i boschi italiani rappresentano una risorsa ancora poco sfruttata. Il tasso di prelievo forestale in Italia si attesta al 27%, contro una media europea del 64%. Incrementare questa quota in modo sostenibile potrebbe non solo ridurre la dipendenza dall’importazione di legno, ma anche rilanciare la filiera foresta-legno, creando opportunità lavorative e tutelando il territorio. La gestione responsabile, tuttavia, deve contrastare fenomeni come i tagli illegali, che rappresentano ancora una fetta significativa del mercato del legno importato in Europa.

Un futuro a rischio senza interventi immediati

La gestione attiva dei boschi italiani è una priorità non solo per mitigare i rischi ambientali ed economici, ma anche per valorizzare il ruolo delle foreste nella lotta al cambiamento climatico. Incrementare la capacità di assorbimento di CO2, proteggere la biodiversità e creare sinergie con le attività umane sono passi necessari per evitare che questo immenso patrimonio si trasformi in un problema.

La sfida per i boschi italiani è chiara: prevenire l’abbandono e sviluppare strategie integrate che salvaguardino il futuro del nostro paesaggio forestale e delle comunità che ne dipendono.