Bas Meeuws - la nuova vita delle Nature Morte

Fiore per fiore, come facevano i vecchi maestri, questa è la tecnica che Bas Meeuws usa per le sue opere. Questo giovane artista, nato nei Paesi Bassi, vuole portare la bellezza reale e senza tempo nella vita quotidiana. Nel farlo ha ridato nuova linfa al tradizionale genere olandese delle Nature Morte.


Bas Meeuws, fotografo autodidatta, ha rinnovato il filone figurativo delle Nature Morte, sostituendo la fotografia digitale alla tavolozza e ai pennelli, il risultato lo porta al paragone diretto con i grandi esponenti di questo genere in voga dal XVII secolo, cui s’ispira.
Primo fra tutti Ambrosius Bosschaert (1573-1621), di cui ricorda i bouquet, dove ogni singolo fiore è dipinto con una precisione scientifica, oppure la ricchezza di flora ma anche di fauna che si ritrova in un altro rappresentante di questo genere, in altre parole il pittore fiammingo Roelant Savery (1576-1639).
Da molta attenzione alle tecniche che si adoperavano nel XVII secolo, Bas Meeuws vuole evocare nello spettatore moderno (e forse anche in se stesso) lo stesso stupore che persone di quel lontano periodo storico devono aver provato di fronte a quei dipinti. Davanti a fiori esotici, rari, costosi che non avevano mai visto prima, in un insieme di bellezza, lusso e splendore.
D’altra parte questo è il ruolo dei fiori: sedurre farfalle, api e altri insetti ma non solo, i fiori seducono anche noi.
La sua tecnica consiste nel fotografare singolarmente i fiori in diverse fasi della fioritura, al fine di sovrapporre le immagini e creare così qualcosa d’ideale e, nello stesso modo di fermare il tempo, poiché in Natura sarebbe impossibile ammirare a lungo un fiore al culmine del suo splendore.
Per questo possiamo accostare le sue fotografie all’antico genere delle vanitas, nature morte con allusioni alla caducità dell’esistenza.
Per le sue composizioni Bas Meeuws usa i fiori più belli ma anche quelli più comuni, come margherite e fiordalisi, e anche il sedano come elemento verde.
La sua carriera nel mondo della fotografia, iniziata nel 2010, e la sua passione per la botanica l’hanno portato a avere un archivio di oltre 13.000 immagini di singoli fiori, che usa per costruire i suoi bouquet.
Nelle sue fotografie la stratificazione di fiori, la bellezza della natura, la storia e la tecnica si uniscono perfettamente per creare opere di grande impatto visivo, vere e proprie opere d’arte che regalano grande stupore e, sicuramente, seducono.

Arte verde è una rubrica curata da Anne Claire Budin