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Ecco la legge toscana che sostiene vivaismo e verde urbano

Approvata oggi all’unanimità in commissione Agricoltura del Consiglio regionale, sarà votata nei prossimi giorni in aula. Nell’occasione sarà presentata una risoluzione per far sì che le norme urbanistiche accolgano le indicazioni di questa legge che danno centralità alle aree verdi delle città e alla accurata selezione dei tipi di piante adatti alle varie destinazioni. Una legge regionale che si pone l’obiettivo di sostenere il

All’Accademia dei Georgofili il lato verde di Mr. Esselunga

Durante la conferenza di ieri Caprotti, sollecitato dall'uditorio, non ha lesinato frecciate sull’attualità: limite di 1500 mq per la media distribuzione? «non liberale»; l’approccio della nostra Regione alle aperture domenicali? «un po’ come il papa». Agli “accademici” ha proposto un argomento di studio: come ripopolare di piante il malridotto nord Italia e con «quale verde»?  «Prima di morire voglio tornare a Londra a vedere il Chelsea Flower Show». E ancora: «voi t

Dalla Regione quasi 50 milioni ai giovani per l’agricoltura

Le 634 richieste di finanziamenti da investire in imprese agricole previste da un bando regionale del progetto GiovaniSì sono un buon segnale sul fronte dell’avvicendamento generazionale. Il presidente Rossi ha annunciato iniziative, fra cui una riguardante le mense scolastiche, per aprire sbocchi di mercato ai produttori agricoli. «Ci aspettavamo circa la metà di adesioni, avevamo stanziato 30 milioni di euro e ne abbiamo dovuti aggiungere altri 20… Segno

Il ministro Catania: il “pacchetto qualità” europeo rafforzerà la tutela delle nostre Dop e Igp in Ue, fuori ci vuole più attenzione sui marchi

A Firenze insieme a De Castro, presidente della commissione agricoltura del parlamento europeo, per un incontro dell’Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche (Aicig), il ministro ha anche ricordato di aver temporaneamente modificato il disciplinare del Parmigiano Reggiano Dop per salvare le forme non danneggiate dal terremoto. Con un giro d’affari di quasi 6 miliardi di euro alla produzione e di poco meno di 10 miliardi al consumo (di cui oltre 7 sul mercato nazi