Giovani Impresa Lucca: twitter, funzioni e tanti floricoltori
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Nel movimento Giovani Impresa di Coldiretti Lucca, fra twitter e multifunzionalità, quanti floricoltori! Da Eleonora Bacci, che guida i giovani lucchesi e produce piante da giardino, a Giacomo Carmazzi, figlio del presidente del distretto floricolo, noto per la coltivazione di peperoncino e non solo, a Elena Franceschi di Montecarlo con le sue piante in vaso, fino ai fiori recisi sul lago di Massaciuccoli di Maurizio Del Soldato.
«Chi pensa ancora che l’agricoltura siano solo trattori e zucchine non è aggiornato su cosa sta avvenendo all’interno delle aziende. Oggi l’agricoltura ha una forte propensione all’innovazione e alla multifunzionalità; non si limita solo a produrre ortaggi e olio, vino e prodotti agroalimentari che finiscono sulle nostre tavole, è protagonista delle filiere agroalimentari, produce servizi per la comunità di diversa natura, e penso alle fattorie didattiche o alla manutenzione dei canali, genera energia pulita attraverso le agroenergie che caratterizzano l’assetto aziendale e crea opportunità di lavoro. Sul territorio c’è un grande fermento giovanile e questo è un segnale molto importante in prospettiva».
Ad affermarlo è stato Cristiano Genovali, il nuovo presidente provinciale di Coldiretti Lucca (vedi nostro articolo: “Coldiretti: a Pistoia lascia Andreini, a Lucca un floricoltore”), presentando nei giorni scorsi i componenti da poco insediati del Comitato lucchese del Movimento Giovani Impresa, che raduna intraprendenti under 30 del territorio che fanno parte dell'organizzazione agricola. Tutti giovani dei nostri tempi. Che sanno twittare, gestire i social network e le mail mentre lavorano nei campi o in serra oppure governano gli animali, portando l’era 2.0 in agricoltura.
Fra di loro c’è di tutto: dall’allevatore di limousine 26enne Paolo Boschi a Lammari (nel capannorese) al coetaneo Paolo Filippi, pastore e allevatore di Pieve a Fosciano che vende il latte km 0 e aspetta in azienda il fratello Alessandro di 23 anni; da Paolo Bocchi di Corrubbio nel comune di Castelnuovo Garfagnana, che con la freschezza dei suoi 22 anni coltiva farro, patate, grano, olio e vino, latte e carne, e punta alla vendita diretta e al macello aziendale, non trascurando l’eventualità dell’agriturismo, alla carne a km zero di Matteo Corsi (Careggine), che a 26 anni è già da un bel pezzo che lavora nell’allevamento e vende nella macelleria del padre; e, infine, dalle «patate anti-crisi» e il farro di Villa Collemandina del 23enne Federico Ligniti, all’agricoltore-veterinario Paolo Bravi, 22 anni, di Camporgiano, che studia Veterinaria a Pisa ma lavora part-time nell’azienda creata dai nonni (piccolo allevamento e coltivazione di granoturco, patate, ortaggi e farro Dop).
Ma in primo piano ci sono i produttori di piante. A cominciare da Eleonora Bacci, 24 anni, capo della delegazione lucchese, che ha una piccola azienda a Ponte Rosso, dove produce piante da giardino e sogna di allevare conigli. E poi Elena Franceschi, 28 anni, di Montecarlo: una grafica pubblicitaria che a un certo punto ha cominciato a «dare una mano a mamma e papà in serra» per finire ad occuparsi a tempo pieno della coltivazione di piante in vaso dell’azienda familiare, che produce piante da giardino, magnolie e olivi.
A Torre del Lago c’è invece un altro figlio d’arte, Giacomo Carmazzi (nella foto), cresciuto fra le varietà di peperoncini di tutto il mondo e altre piante fiorite. Suo padre è Marco Carmazzi, noto imprenditore di Torre del Lago, tra i maggiori esperti di peperoncino d’Italia, e Presidente del Distretto floricolo interprovinciale Lucca - Pistoia. Ma non è stato lui, ne tanto meno la sua famiglia, a spingerlo a seguire le orme del padre. Giacomo, che preferisce la parte commerciale dell’attività, ha solo 20 anni ma già da un anno e mezzo lavora nell’azienda di famiglia: «appena ho finito l’istituto agrario, il giorno dopo, ero già in azienda – spiega – è un lavoro che ti impegna tutto il giorno, a volte anche il sabato, ma non è un problema».
Infine, a Massarosa, sullo sfondo del lago di Massaciuccoli, il 26enne Maurizio Del Soldato, coltiva fiori recisi. Diplomato all’Istituto d’arte di Lucca, ha preferito impiegare le sue risorse nell’azienda di famiglia, di cui è titolare dal 2010. I fiori che produce sono soprattutto crisantemi, lilium e tulipani destinati al mercato dei fiori di Viareggio. «E’ stato un anno complicato per i lilium – spiega – ogni giorno devi guadagnartelo anche se mi sento più fortunato rispetto a tanti miei coetanei che sono a giro e faticano a trovare un lavoro».
L.S.