Accordo Imballaggi: Governo Esulta, Confagricoltura Cauta

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Il Governo celebra l'accordo europeo sugli imballaggi, definito cruciale per l'agroalimentare e il florovivaismo. Il Ministro Lollobrigida lo vede come equilibrio tra sostenibilità e produzione. Confagricoltura, pur riconoscendo miglioramenti, segnala criticità non risolte per l'ortofrutta e invita a non abbassare la guardia, dato che l'accordo è ancora in fase politica e non è diventato norma concreta. La questione dei vasi per il florovivaismo viene chiarita, non classificandoli come imballaggi ma come beni strumentali.

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In una recente svolta all'interno dell'Unione Europea, è stato raggiunto un accordo unanime riguardante la nuova regolamentazione degli imballaggi, un tema di grande rilevanza per i settori agroalimentare e florovivaistico italiani. L'intesa, fortemente voluta dal Governo Meloni, è stata accolta con entusiasmo dal Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il quale ha evidenziato l'importanza dell'equilibrio tra le necessità di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Questo risultato è frutto di un'azione coordinata e determinata a livello nazionale, volta a salvaguardare le peculiarità e le eccellenze del Made in Italy, con particolare attenzione a comparti produttivi sensibili come quello vivaistico, delle bevande spiritose e del vino. Nonostante l'esito positivo dell'accordo, Confagricoltura ha espresso preoccupazioni riguardanti alcune criticità ancora irrisolte, specialmente per il comparto ortofrutticolo, sottolineando come le disposizioni attuali lascino spazio a incertezze per le aziende agricole, in particolare per quelle impegnate nella produzione della cosiddetta "quarta gamma" e nell'uso di imballaggi monouso per frutta e verdura fresca al di sotto dei 1,5 kg. L'organizzazione agricola pone l'accento sulla necessità di un dialogo costante tra il settore e le istituzioni per lo sviluppo di una regolamentazione che sia realmente attenta alle specificità e alle esigenze delle imprese agricole, garantendo al contempo la tutela dell'ambiente.
Uno degli aspetti salienti dell'accordo, ricorda Confagricoltura, riguarda i vasi utilizzati nel settore florovivaistico dove grazie all sforzo congiunto in sede europea è stata adottata una soluzione che non classifica i vasi usati per la coltivazione di piante e fiori come semplici imballaggi, ma li riconosce come beni strumentali indispensabili al processo produttivo. Questo approccio riflette un'importante presa di posizione a favore delle realtà produttive, riconoscendo il valore specifico di strumenti essenziali per la coltivazione.
L'accordo, dunque, si configura come un importante passo in avanti verso la definizione di un quadro normativo che sappia coniugare l'esigenza di una maggiore sostenibilità ambientale con la protezione delle attività produttive. Rimane fondamentale, però, proseguire il lavoro di confronto e adeguamento normativo per affrontare le sfide residue, assicurando che ogni disposizione possa effettivamente contribuire al benessere dell'ecosistema agroalimentare e florovivaistico europeo, senza trascurare le legittime preoccupazioni delle aziende coinvolte.


Redazione