Un fiore per… il Sagittario

Per il segno del Sagittario, nati dal 22/23 novembre al 21/22 dicembre, scegliamo la peonia, fiore ricchissimo di contenuti simbolici, anche contrastanti fra loro, sia in oriente che in occidente, e associato a varie leggende. 
Come ricorda dichesegnosei.it, il Sagittario è un segno mobile o oscillante di fine autunno e l’ultimo dei tre segni di fuoco, dominato da Giove, simbolo di saggezza e verità. La combinazione di tali elementi renderebbe i nati sotto questo segno aperti e fiduciosi, spesso addirittura irrequieti, o comunque dinamici e avventurosi. Secondo alcuni opinionisti della materia, a tali caratteristiche del segno sarebbero adatti fiori come il garofano, specialmente rosso, oppure il fiore di loto. Altri puntano il dito su magnolia, rododendro, fresie e la pyracantha (spina di fuoco). Ma Floraviva, d’accordo con Msn Lifestyle, ritiene che un bel mazzo di peonie sia congeniale allo spirito del Sagittario.
Chiamata anche “rosa senza spine”, la peonia è l'unico genere della famiglia delle Paeoniaceae e comprende alcune decine di specie di piante sia erbacee che arboree o arbustive diffuse in tutto l’emisfero boreale. Entrambe le famiglie di peonie sono contraddistinte da fioriture mozzafiato. Come sottolineato da Giardinaggio.it, «le erbacee (varietà di Paeonia lactiflora, Paeonia officinalis ed ibridi erbacei) sono più impiegate per guarnire aiuole fiorite o bordure ed in ogni caso, a causa dello stelo più lungo, sono più valide come fiori da taglio. Le arboree (varietà di Paeonia suffruticosa e ibridi di Paeonia lutea) invece, di magnifico effetto anche senza fiori grazie al fogliame leggero ed all’aspetto orientaleggiante, sono migliori come piante isolate, oppure per creare siepi e cortine di sfondo». Inoltre «le peonie sono piante di grande adattabilità, non particolarmente difficili da coltivare» e «sopportano bene anche gli inverni più rigidi e vivono in quasi tutti i terreni, con preferenza per quelli non troppo leggeri ed alcalini».
Nel ‘Linguaggio segreto dei fiori’ di Vanessa Diffenbaugh la peonia comunica rabbia, ma ben altri e svariati significati sono stati associati a questo fiore sia in Europa che in Asia nel corso del tempo: fortuna e matrimonio felice, prosperità economica, pace, valore e nobiltà d’animo, pudore, richiesta di perdono all’amato. Il nome deriva dal latino classico paeonia, a sua volta dal greco antico, che significa “salutare”, perché ha proprietà medicinali. L’etimologia richiama la storia di Peone, allievo di Asclepio, per Omero semidio, poi dio della medicina, che si ingelosì dell’allievo per la sua bravura al punto di costringere Giove a salvarlo trasformandolo in fiore. Quando si parla di proprietà medicinali della peonia ci si riferisce alla Peonia officinalis ed esse sono così riassunte da Giardinaggio.it: «i semi di peonia hanno proprietà purganti ed emetiche; la pianta intera ha proprietà calmanti e antispasmodiche; i petali freschi possono essere usati per produrre un sedativo blando per gli infanti; infine, i petali essiccati sono utili per i problemi alle mucose e alla cute». La peonia è stata usata come pianta medicinale anche in Cina, Corea e Giappone, dove la Peonia lactiflora è stata denominata “medicina straniera”, oltre che “il primo ministro dei fiori”. La Peonia suffruticosa è stata definita invece, sia in Cina che in Giappone, “il re dei fiori”.
 
L.S.