Un fiore per… Giampiero Perondi

Ci ha lasciati ieri Giampiero Perondi, un esponente di punta della vecchia guardia della floricoltura pesciatina. Da oltre cinquant’anni sul mercato con la sua azienda floricola, Perondi è deceduto ieri in seguito a un arresto cardiaco. Anche se aveva già passato il timone aziendale ai figli Patrizio e Tiziano ed era ormai pensionato, continuava a dare loro una mano e ad affacciarsi al mercato dei fiori di Pescia, il Mefit.
Floraviva lo vuole ricordare con un fiore tipico della produzione floricola e del commercio all’ingrosso di Pescia: la calla, cioè la specie Zantedeschia aethiopica (o Richardia africana). Infatti anche se il suo vivaio era storicamente noto per la produzione di gerbere recise, ultimamente si è concentrato sulla coltivazione e commercializzazione proprio delle calle, specie su cui sono stati annunciati e avviati in Valdinievole progetti di valorizzazione.
La Zantedeschia aethiopica o anche Calla aethiopica, i cui nomi derivano dal botanico italiano Giovanni Zantedeschi (1773-1846), dal greco kalos (bello) e da un nome che richiama la sua origine africana (che però non coincide con l’attuale Etiopia, ma con l’area a sud della Libia e dell’Egitto, cioè l’Africa meridionale), è quella più conosciuta come pianta ornamentale fra le varie specie del genere Zantedeschia. Essa può essere coltivata sia per la produzione di fiori recisi sia in vaso per appartamenti.
A livello internazionale ne sono state selezionate diverse cultivar, un paio delle quali sono state premiate dalla Royal Horticultural Society: “Crowborough” e “Green Goddess”. La Zantedeschia aethiopica è il fiore nazionale dell’isola di Sant’Elena, dove cresce ampiamente. Inoltre è un importante simbolo del repubblicanesimo e nazionalismo irlandese, perché dal 1926 in poi è usata per commemorare i morti dell’insurrezione di Pasqua del 1916.
Nel linguaggio dei fiori la calla può esprimere diversi significati anche contrapposti fra loro a seconda dei contesti, che possono variare dal matrimonio al funerale. Ad esempio, secondo alcune fonti, nelle celebrazioni nuziali significa candore e purezza, mentre nelle cerimonie funebri viene impiegata spesso in ricordo di persone giovani scomparse prematuramente. 

Redazione