Giardini da intervista: La sfida artistica che fa del giardino un luogo privilegiato d'incontro
Nei pressi della nostra ultima meta, nel cuore delle colline fiorentine, sorge il Castello di Santa Maria Novella: magnifico luogo che fa capo al progetto "Dopopaesaggio". La suggestiva idea che modella le forme verdi di questo luogo è quella di far avvicinare il grande pubblico ai linguaggi dell'arte contemporanea in spazi del vivere quotidiano. I curatori del progetto hanno, infatti, individuato nel giardino il luogo privilegiato per far incontrare uomo, arte e natura: la stessa ispirazione che ha affascinato e determinato l'inizio del nostro viaggio. Nel cortile del Castello incontriamo il primo giardino, nonché opera d'arte, di Remo Salvadori; nei terreni agricoli circostanti invece si possono ammirare le opere di Marco Bagnoli e di Fabio Cresci. Abbiamo a che fare con un progetto di ampio respiro che coinvolge ben cinque Comuni della Val d'Elsa e della Val di Pesa: Castelfiorentino, Certaldo, Montaione, San Casciano e Tavernelle. La lungimiranza sta proprio nell'aver compreso da subito che ambiente naturale e spazio sociale possono fondersi alla perfezione grazie all'apporto fornito dall'arte contemporanea. Il giardino pubblico rappresenta da sempre un punto di incontro e saper sfruttare al meglio i suoi spazi diventa determinante per la sfida di comunicare emozioni che ogni artista si propone. Gli artisti che in "Dopopaesaggio" si sono messi in gioco sono di fama internazionale, incontriamo così opere di Tobias Rheberger e Stefano Boccalini con il gruppo Wurmkos, Hidetoshi Nagasawa, For tuyn/O’Brien, Maria 26 Nordman e Ber t Theis.