Xylella: dopo lo stanziamento di 11 milioni, l'infrazione UE

xylella

In arrivo una nuova lettera di mora contro l'Italia: il Commissario alla Salute, Vytenis Andriukaitis, ha preannunciato ieri al ministro Martina che il prossimo venerdì arriverà un preavviso per una nuova procedura di infrazione per i continui adempimenti dell'Italia nelle misure di contenimento del batterio Xylella in Puglia. 

Dopo la buona notizia di ieri dello sblocco di 11 milioni per le aziende salentine danneggiate dal batterio, arriva la brutta notizia di oggi. Nessuna delle misure richieste dalla Commissione UE è stata ancora attivata in Italia per fermare l'avanzata di Xylella fra gli ulivi del Salento. La nuova richiesta di messa in mora è legata dunque a doppio filo alle novità normative dei mesi scorsi. La prima procedura di infrazione, aperta lo scorso dicembre 2015 (decisione UE 2015/789), era legata alle inadempienze italiane inerenti le prime misure anti-Xylella raccomandate da Bruxelles. Successivamente sono state apportate alcune modifiche, con la decisione della Commissione 2016/764 dello scorso maggio, che hanno rivisito e allargato verso Nord l'area a rischio contagio. L'Italia non ha comunque messo in pratica nessuna delle due raccomandazioni dell'Unione Europea e oggi vede così aprire nei suoi confronti una nuova procedura di infrazione, a meno che non intervenga immediatamente per combattere il batterio. Il Commissario Andriukaitis ha ricordato ieri l'importanza di fermare l'espansione di Xylella e la forte preoccupazione di Bruxelles verso la mancanza di risposte italiane al problema. Una volta emesso il parere motivato in cui riporterà le constestazioni, l'Italia potrà procedere a formulare i propri rilievi e se anche questi saranno ritenuti insufficienti, scatterà il deferimento alla Corte di Giustizia UE.

Redazione