Olio: Sanzioni fino a 8.000 euro per bottiglie senza tappo antirabbocco
Al via campagna di sensibilizzazione Unaprol “Chi rabbocca t’imbroglia” che punta a far rispettare il divieto di servire oli extra vergine di oliva senza tappo antirabbocco negli esercizi pubblici. Si tratta di un diritto per i consumatori e di un dovere per gli esercenti pubblici, obbligati a rispettare questa norma.
Una legge dello Stato vieta categoricamente di servire oli extra vergini di oliva senza tappo antirabbocco e, a tal proposito, prevede severe sanzioni con la confisca del prodotto. «La bottiglia sporca di olio è la prova evidente – sostiene Unaprol - che la stessa è stata rabboccata e non si sa con quale olio che, spesso dai controlli effettuati, è risultato di categoria inferiore e neanche conservato nel migliore dei modi. Siamo il Paese primo al mondo per l’alta qualità delle sue produzioni, per la tracciabilità del prodotto, per numero di cultivar a disposizione e per altrettanti profili organolettici che sono la vera ricchezza del nostro made in Italy olivicolo.»
Per difendere il vero prodotto italiano, in questo caso, basta davvero poco, ovvero far rispettare le leggi che sono già in vigore e che non producono ulteriori costi per la collettività. Pretendere il tappo antirabbocco negli esercizi pubblici è un diritto per i consumatori e un dovere per gli esercenti pubblici che sono obbligati a rispettare questa norma sempre.
Redazione